Materie prime pagina 20
L’economista prevede un calo repentino e continuo del dollaro, pertanto il consiglio è quello di investire o aumentare l’esposizione in tutte le materie prime principali.
Secondo Barnabas Gan, economista della Banca OCBC, proprio le materie prime sono le vittime designate del protezionismo made in Usa e rischiano una disfatta fino al 30%.
Secondo il Ceo di DoubleLine, “ogni volta che arrivi in ​​ritardo nel front-end di una recessione, hai un massiccio rally in materie prime”
I prezzi dei metalli aumentano con l’aumentare della produzione di auto elettriche
La frenata del dollaro lascia il segno sull’argento, che si conferma come l’asset che ha perso di piú tra quelli scambiati in valuta statunitense. Lo si legge in un post di Zero Hedge in cu si specifica che tale situazione è dovuta al fatto che hedge fund hanno tagliato le loro posizioni lunghe sul metallo per la
La paura di un incremento dell’inflazione, alimentata dagli ultimi dati macro positivi negli Stati Uniti, sta innervosendo gli investitori nell’azionario. Secondo Goldman Sachs questi ultimi avvenimenti non fanno che “rafforzare la nostra opinione secondo cui i mercati delle materie prime sono destinati a sovraperformare le altre classi di asset non appena i flussi di liquiditĂ
Finora regno incontrastato delle valute tradizioni, il settore delle commodity guarda con interesse alla tecnologia dietro il boom delle criptovalute.
I prezzi dell’argento proseguono il trend in rialzo sui mercati, con JP Morgan che continua ad accumulare posizioni, comprando una mole enorme di argento fisico. Le ultime operazioni permettono alla banca Usa di detenere una quantità record del metallo prezioso, più di 133 milioni di once, più di quanto mai detenuto dai Fratelli Nelson, William e
Sono alcuni dei suggerimenti per il nuovo anno arrivati da noto gestore obbligazionario, nonchĂ© Chief Investment Officer presso DoubleLine Capital. “Il Bitcoin? FinirĂ male”.
L’Italia è tra i Paesi europei quello con la piĂą alta dipendenza di energia dalla Russia, visto che rappresenta circa il 35% dei consumi energetici e il 40% della produzione di energia elettrica.