Materie prime pagina 35
Titoli Noble vanno ko. Nave anglo australiana sta affondando. Rischio di crac societario, ma gli analisti della banca Usa hanno un’idea per salvarla.
Il caso Volkswagen, il tonfo del colosso Glencore e il crollo dell’Agricultural Bank of China si ripercuotono sul fondo sovrano del Paese del Golfo.
Porterebbe a un aumento delle esportazioni in media dell’1,5% del Pil e a un contimento del calo dei prezzi delle materie prime.
Analisti temono che azionisti si ritrovino senza soldi. Con calo 5% materie prime addio a ‘investment grade’. Crac gruppo minerario causerĂ recessione deflativa.
Titolo fa un tonfo del 27%. Perso -84% dall’esordio 4 anni fa. Analisti temono che investitori rimangano senza un soldo in mano.
Si puo’ considerare come l’AIG delle materie prime. Un suo fallimento potrebbe spingere il mondo in una recessione deflativa. Alert della banca.
Il future sul Brent è sceso al punto più basso negli ultimi 6 anni, dopo le turbolenze del mese di agosto. Ecco quali saranno le aziende più colpite.
PiĂą di 11 milioni di persone hanno sentito la scossa di magnitudo 8,3. Morti in 5. Allarme: onde alte 4 metri. Materie prime: sbalzi di prezzo notevoli.
Solo ad agosto comprate 140 tonnellate per un valore di $4,95 miliardi, il doppio del mese precedente. Come sei mesi di trading nei paesi industrializzati.
Il balzo in avanti dopo l’inaspattato dato diffuso dal Dipartimento all’Energia Usa. Wti raggiunge 47 dollari al barile.