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Platino (vedi grafico) e rame – barometro della salute dell’economia globale – ai minimi dalla crisi finanziaria del 2008-2009.
Tsipras ce la fa: sì all’austerity. Balzo di Stm. Continua fase ribassista del petrolio. Euro in lieve ripresa a 1,0981 dollari.
Nuova spallata alle quotazioni, ai nuovi minimi dal 2010. Discesa rischia di non essere finita. Pesano rialzo tassi Fed e riserve auree cinesi.
Indici prendono slancio dopo lettera di Tsipras. Dollaro accelera dopo dati lavoro.
Immediata reazione dei Treasuries, con i tassi che salgono al 2,32%. Sussidi di disoccupazione al minimo in più di 40 anni. Dollaro giù, post Fed.
Secondo gli analisti persiste ancora un eccesso di offerta, che rende impossibile prevedere il raggiungimento di un equilibrio con la domanda.
La mossa record, per far fronte all’aumento della domanda, conferma strategia Opec volta a continuare a mantenere ferma la sua quota di mercato.
Tagliate stime economia globale: si chiama recessione. Alzate previsioni Eurozona. In Usa appello alla Fed per rimandare al 2016 rialzo tassi.
Nonostante la solidità dell’economia, i tedeschi hanno paura del futuro. Ma che cosa temono in particolare? Lo spiegano gli analisti.
Dopo il dato sul disavanzo di marzo, ai massimi dal 2008, il mercato teme possibile contrazione crescita nei primi tre mesi. Rimbalza il petrolio, che torna sopra $60.