Materie prime pagina 53
Il rapporto euro/dollaro ha nuovamente provato a rompere con forza l’importantissimo supporto di 1,2750 con un tentativo che tuttavia non è andato oltre un minimo a 1,2720.
Seconda giornata di chiusura negativa per la Borsa Usa dopo l’Election Day. Il fiscal cliff torna in primo piano dopo i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, scese piu’ del previsto. In realta’ in molti hanno avuto difficolta’ a presentare domanda per via dell’uragano Sandy.
Strategist: “Una vittoria di Romney potrebbe essere positiva per i mercati all’inizio, ma poi il rischio sarebbe rappresentato dal timore sulla ‘nuova’ politica della Federal Reserve“, finora accomodante.
L’opinione dello strategist: “Una vittoria di Romney potrebbe essere positiva per i mercati all’inizio, ma poi il rischio sarebbe rappresentato dal timore sulla ‘nuova’ politica della Federal Reserve“, finora accomodante.
Chiusura leggermente positiva per la Borsa Usa, che prende vigore nel finale di una seduta all’insegna della prudenza. Oltre all’incertezza del risultato, secondo un’analista di Wells Fargo, incidono anche motivi di natura tecnica. Lo S&P continua a viaggiare al di sotto della media mobile a 50 giorni. Euro fiacco.
Richieste sussidi scendono e si attestano a un livello migliore delle attese, così come la produttività . ISM sorprende gli analisti, in rialzo a ottobre. Il balzo del listino dei titoli industriali è il più sostenuto in sette settimane. Euro fa dietrofront, si allontana da quota $1,30. VIDEO:OUTLOOK AZIONARIO.
Voci secondo cui l’agenzia sta per togliere la tripla A agli Stati Uniti. Meglio delle attese le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione e gli ordini dei beni durevoli. Attenzione rivolta a Apple, che ha comunicato propri risultati. VIDEO: L’AMERICA DOVREBBE CONSUMARE DI PIU’?
L’incertezza c’è ancora, visto che il balzo degli indici azionari non è stato seguito in tutto e per tutto dal valutario e dalle commodities. Gli investitori si stanno concentrando su…
Estrema volatilita’. Euro sotto $1,29, sfondata ieri al ribasso. Attenzione a Fiat dopo il downgrade di Moody’s. Produzione industriale in Italia: sorpresa positiva su base mensile, ma su base annua è ancora forte calo. Spread in area 354.
Dopo 21 anni di seguito di immunitĂ da crescita negativa. Il rallentamento dell’economia cinese che ha prodotto un calo delle esportazioni di materie prime è solo il primo campanello d’allarme. E la politica accomodante della Banca centrale potrebbe non bastare…