Materie prime pagina 56
Dimenticate titoli azionari e obbligazionari. L’investitore milionario, tra i piu’ seguiti di Wall Street, consiglia di puntare piuttosto sulle materie prime e sopratutto su questo settore.
timori che il paese non sia in grado di tornare presto sul mercato e che sia quindi costretto a richiedere un altro pacchetto di aiuti. Lo spread portoghese vola fino a 1210 pb per poi chiudere poco sotto.
Segnali di debolezza dall’Europa e dalla Cina. Non convincono i dati sull’immobiliare Usa, ma l’S&P500 resta sui massimi da 10 mesi. Balzo dell’oro e lo yen continua a perdere sul dollaro.
Rialzi timidi con il Dow che raggiunge intraday la quota psicologica per la prima volta da maggio 2008. L’intesa dell’Eurogruppo invece non convince. L’euro resta oltre il livello $1,32.
Gli speculatori hanno aumentato anche la settimana scorsa le posizioni a favore di un rialzo delle principali materie prime, portandole ai massimi da settembre scorso. Petrolio oltre $120.
La corsa di inizio anno si interrompe bruscamente. Cancellati i guadagni delle ultime sedute. Performance materie prime compromessa da un netto aumento dell’avversione al rischio. Euro buca quota $1,32.
Il piĂą grande takeover del settore materie prime. Vendite complessive 2012 stimate intorno a $209 miliardi grazie alla continua crescita dei mercati emergenti. Premio sui titoli Xstrata del 15,2%.
Secondo Christophe Peyraud, numero uno del gestore, malgrado crescita molle nel 2012, le opportunita’ restano. I finanziari, che hanno sofferto l’anno scorso, sono estremamente a buon mercato.
Almeno per ora, i livelli chiave si mantengono ad una distanza di sicurezza. La piĂą interessante area di supporto è 1,3080. Come resistenza si guarda a 1,3230-1,3260. Oggi si saprĂ quale direzione …
Reazione positiva delle piazze finanziarie d’Europa all’accordo a 25 raggiunto a Bruxelles. Fuori solo UK e Repubblica Ceca. Ma i guadagni sono fortemente ridotti rispetto ai massimi di seduta. Ridimensionato anche l’euro, a $1,31.