Materie prime pagina 57
Con i prezzi immobiliari record e una moneta troppo forte, il cambiamento di tendenza del dollaro, la crisi europea e il rallentamento della Cina rischiano di avere un impatto particolarmente nefasto.
Benvenuti nel 2012, un anno in cui gli investitori dovranno rassegnarsi a ritorni piu’ bassi del passato. Stiamo vivendo in un pianeta invaso da un tumore: i mercati finanziari e le economie del mondo corrono rischi enormi.
Il 2011 è stato l’anno della consacrazione, con il successo alle amministrative. La prossima sfida del Movimento 5 Stelle sarĂ Montecitorio. Ma chi si oppone chiede chiarezza sul ruolo del fondatore e su quello dell’uomo ombra Gianroberto Casaleggio. E poi, come scegliere le persone giuste per evitare di assomigliare a “quegli altri”, i partiti tradizionali?
L’indice è salito quest’anno dello 0,6%; l’ultima volta che segnò un movimento ancora piĂą debole, su base annua, fu 41 anni fa, quando scese dello 0,1%. Oggi, trend praticamente piatto.
Research in Motion cede il 10%: ritardo nel lancio del nuovo Blackberry 10. Ritornano voci di takeover. Su commodity e metalli preziosi. Dudley (Fed) esclude nuove misure e acquisto di bond Ue.
Market mover dei mercati americani è sempre l’Europa. Il peggioramento delle banche Ue condiziona anche i listini oltreoceano, che optano per la cautela in una sessione priva di dati economici. Euro sotto quota $1,34.
Reinserisce nel mercato le materie prime derivate da protesi e altri impianti artificiali recuperati dalla cremazione dei corpi. Il business funziona da 14 anni: margini sicuri a costo zero. E i familiari approvano.
Fiducia che i governi Monti e Papademos riescano ad implementare le misure necessarie per stabilizzare i due paesi. Migliora l’outlook dell’area unica. Nikkei (+1,05% in chiusura). Euro a $1,3754.
Mercoledì giorno di test per la fiducia degli investitori. Attività manifatturiera cinese in ripresa. Bene anche esportazioni Giappone. Hong Kong (+4,21%) Nikkei (+1,90% in chiusura). Euro a $1,3930.
Wall Street riduce solo lievemente le flessioni. Resi noti gli indicatori sulle richieste iniziali dei sussidi e sul deficit commerciale. Utili JPMorgan in calo, ma migliori delle stime. Euro a $1,3733.