Materie prime pagina 59
Per la prima volta dopo quattro giorni i listini asiatici tornano in rosso. Pesa l’outlook debole sulle societĂ nel settore tecnologia. Ma lo scenario che si delinea nei mercati è comunque piĂą stabile di quello degli ultimi giorni. Nikkei (-1,25% in chiusura). Seul (-1,73%). Male le commodities dopo taglio stime sulla crescita economica della Cina. In rialzo l’oro. Eurodollaro a $1,4395.
Perdono terreno asset rifugio come oro e franco svizzero. Prosegue il rialzo dell’eurodollaro, a $1,4312. Tra i dati macro, l’Empire State manufacturing survey e un indicatore del mercato immobiliare.
Con Piazza Affari chiusa per Ferragosto, gli altri listini d’Europa proseguono la scia positiva, per la terza sessione di fila. Aiutano i rialzi in Asia e l’andamento dei futures Usa. Dax (+0,91). Eurodollaro a $1,4282. I titoli di Stato italiani non risentono dell’annuncio della manovra-bis da €45,5 miliardi. Spread Btp-Bund sotto i 270 punti base.
In rialzo i principali listini della regione. Gli investitori pesano le aspettative di una crescita economica a rilento e ritornano a guardare con interesse verso l’azionario. Sydney (+2,64%), Nikkei (+1,37% in chiusura), Hong Kong (+2,87%). Commodoties stabili. Apprezzamento dell’euro sul dollaro, a $1,4325.
Il calo del 25% della borsa francese potrebbe compromettere il piano di bilancio fiscale. C’e’ paura per il sistema finanziario. Servono aggiustamenti drastici alla manovra. Sarkozy: “Non finiro’ come Obama”. Ma per farlo e’ costretto a un giro di vite sui conti pubblici. Cds sotto attacco, ieri balzo di 15 punti e nuovo record. Rapporto debito/Pil all’81,7%, deficit/Pil al 7%, disoccupazione al 9,8% delle forze lavoro. Nel terzo trimestre crescita vista a un misero 0,2%. Altri tre paesi rischiano il downgrade.
Crescono i timori sulla ripresa economica globale e quindi sulla domanda di materie prime. Praticamente annullati i rialzi registrati a inizio 2011. Dopo i forti sell di ieri, il Wti arriva a toccare quota $82,87.
La banca centrale avra’ le mani legate per diversi mesi a causa della crisi del debito e il rallentamento della ripresa. Trichet potrebbe anche dirsi pronto a tornare ad acquistare titoli di stato. Attese per un nuovo piano di allentamento quantitativo da parte della Fed.
Creati piu’ posti del previsto nel settore privato. Ma gli altri dati macro sono tutti negativi. Ottava seduta in rosso. Il selloff ha anche motivi di carattere tecnico. Respira l’euro. Attesa per parole Ue sui mercati finanziari. Petrolio a $92. In chiusura Dow +0,25%, S&P +0,5%, Nas +0,89%.
In un momento in cui gli attacchi speculativi mettono ko i bond italiani e spagnoli, il presidente del consiglio europeo, propone la creazione di un governo per l’Eurozona. Spread Spagna-Germania a 400 pb.
Aumentano le speculazioni su un’intesa sul tetto del debito nel weekend. Obama: “Non c’e’ piu’ tempo”. La crescita economica e’ dell’1% nel primo semestre: troppo poco. Il petrolio cede il 2%. Volatilita’ ai massimi di quattro mesi. Recessione peggio del previsto.