Matteo Renzi pagina 23
L’ex premier punta il dito contro le elezioni anticipate, un gesto folle, dichiara che finirebbe per portare la gente in mezzo alla strada.
SOS Pd: ora si rimpiange l’Ulivo, cercasi “giovane Prodi”
Senza un congresso una parte del partito se ne andrebbe; 3-5 milioni di elettori di sinistra invece si sono giĂ scissi. Ai bersaniani andrebbe il 14% dei voti.
Su pensioni e riforma: la riforma non la rifarei così. E aggiunge: “povera ministra Fornero”. Sull’Europa: “Il problema è che singoli capi di Stato e di governo stanno distrugendo la Ue”.
La decisione della Consulta sull’Italicum cambia tutto. “Nessun segretario di partito in caso di voto ravvicinato approverebbe una manovra correttiva”. Ira di Orfini dopo le dichiarazioni di Moscovici.
Secondo La Repubblica se l’Italia andrà al voto anticipato a giugno, come si augurano il gruppo del PD guidato dall’ex premier Matteo Renzi e tutti i partiti all’opposizione, il governo è pronto a rimandare gli aggiustamenti alla manovra finanziaria 2017 da 3,4 miliardi di euro chiesti dalle autorità Ue. Sfidare la Commissione Ue vorrebbe dire, per
Il ballottaggio, uno dei tratti distintivi dell’Italicum, è stato bocciato dalla Consulta. Ecco come funzionava e quali altri leggi elettorali lo prevedono
Robobank: “i governi italiani probabilmente continueranno a essere formati da coalizioni disparate, e di conseguenza rimarrĂ difficile rendere concrete le riforme”.
L’ex premier vorrebbe modificare legge alla Camera, senza fretta. M5S quella al Senato e andare al voto subito: punta al 40% dei consensi.
Si torna al proporzionale. Legge elettorale applicabile, ma verrĂ ritoccata per renderla, come vuole Mattarella, simile al Consultellum in vigore al Senato.