Matteo Renzi pagina 56
Secondo indiscrezioni stampa, il ministro delle finanze e dell’economia sarebbe il candidato favorito dalla Commissione e dalla Germania a prendere il posto di Renzi, in caso di dimissioni.
Sul decreto legge sul terrorismo Renzi perde i voti dell’area centrista e moderata, che confluiscono con gli ex alleati di Forza Italia (all’opposizione).
Renzi parla dei progetti sulle partecipazioni dello stato in Enel, oltre che in Eni e Terna.
E’ un secco ‘No’ alla riforma costituzionale quello da Ferdinando Imposimato, uno dei nomi storici della magistratura italiana: “La riforma è un attentato alla democrazia, un attentato ai diritti umani, ed è pericolosissima perché la gente non sa a che cosa andrebbe incontro se dovesse prevalere il sì”, ha detto Imposimato, “va incontro al rischio
I si alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi sono in leggero vantaggio: al 28,6% (in aumento del 2,6%). Lo rivelano gli ultimi sondaggi sul referendum di ottobre pubblicati da La7 condotti da Emg Acqua. L’incremento maggiore è però quello registrato dal fronte dei no: forte di un +3% si attestano al 27,2%.In calo di
E’ arrivato un avallo importante alla riforma costituzionale targata Renzi: quello del Consiglio Generale di Confindustria, che, in occasione del referendum di ottobre si schiera dalla parte del ‘Sì’. E’ in particolare il superamento del bicameralismo perfetto, che garantirebbe tempi legislativi più rapidi e un minor ricorso ai decreti legge del governo a comparire fra
Il ministro delinea un’analisi del voto di domenica che ha decrettao una disfatta per il Partito democratico
Se le politiche non cambiano, i politici, ancorché “nuovi”, invecchiano precocemente. Questo è il messaggio recapitato da Romano Prodi al premier e segretario democratico Matteo Renzi, a pochi giorni dalle elezioni amministrative deludenti per il Pd.“Non si tratta di cambiare i politici ma di cambiare politiche. Cambiare i politici è condizione necessaria ma non sufficiente.
L’ex premier Massimo D’Alema continua ad attaccare Matteo Renzi, accusato di essere il vero responsabile del Ko alle ammistrative
M5S al 30,9% nei sondaggi dopo successo elezioni comunali. PD scende al 31,3%. Distacco è irrisorio e al secondo turno il gruppo di Grillo è favorito.