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Potrebbe essere vicina un’intesa tra Vivendi e Agcom. Secondo indiscrezioni stampa, riportate dall’ANSA, il gruppo francese sarebbe disposto a trasferire in un blind trust una quota di Mediaset pari circa al 20% del capitale di quest’ultima, scendendo così sotto il 10% nel gruppo della galassia Berlusconi.Il piano definitivo, secondo quanto si apprende, non è ancora arrivato

Vivendi potrebbe coinvolgere Mediaset come suo terzo partner nella joint venture fra Canal+ e Telecom Italia

Viventi segna buoni risultati semestrali grazie ad un incremento delle vendite nella sua principale unità Universal Music Group grazie in parte al singolo “Despacito

Il gruppo del Biscione completa il suo piano di buyback della controllata iberica Mediaset Espagna, aumentando i suoi diritti di voto contro la scalata dei francesi guidati da Bollorè

Mediaset fuori dallo Stoxx 600 dal 18 settembre 2017

Vivendi non ha ancora scelto se stare in telecom o mediaset e così rischia una maxi multa

Telecom Italia avrebbe la maggioranza. Il progetto è ancora in fase embrionale. Giovedì arriva sul tavolo del CdA di Tim. Nome potrebbe essere Canale+.

Fondatore Mediolanum ha difeso il capitale del gruppo dagli assalti di Vivendi. Cattaneo, in uscita da Telecom e vicino ai Berlusconi, potrebbe accasarsi a Mediaset.

Via libera dell’assemblea dei soci di Mediaset al buy-back sul capitale fino al 10%.L’acquisto potrà avvenire anche mediante negoziazione di opzioni o strumenti finanziari anche derivati sul titolo Mediaset. Nel corso dell’assemblea il fondo Amber, azionista al 2,5%, è intervenuto sollecitando un cambio di rotta con forti critiche al management.Presente il 51,7% del capitale sociale in rappresentanza

Vivendi ha presentato ricorso al Tar contro l’Agcom. Oggetto del ricorso la decisione dell’Autorità Garante delle Comunicazioni dello scorso 18 aprile, che aveva imposto al gruppo francese di ridurre, nel tempo di un anno, entro il 10% la partecipazione in Telecom Italia (23,9%) o quella in Mediaset (29,9%). Questa presenza contemporanea era stata giudicata incompatibile