Mercati emergenti pagina 27
A partire da oggi il Marocco inizierà una progressiva e controllata liberalizzazione della sua valuta, il dirham. Lo ha anticipato qualche giorno il primo ministro di Rabat, Saad Eddine al Othmani. Il paese nordafricano ha avuto un regime di cambio fisso per il dirham dagli anni ’70, stabilmente àncorato all’euro e al dollaro.
Negli ultimi anni, Cina e Russia hanno accelerato gli acquisti di oro. Ecco perché secondo un esperto di metalli preziosi.
Dopo 30 anni circa di lavoro presso la Franklin Templeton Investments, il noto investitore specializzato nei mercati emergenti, Mark Mobius ,ha deciso di fare un passo inidetro. Le dimissioni – fa sapere il gruppo – avranno validità a partire dalla fine di gennaio. Mobius, che al momento è presidente della divisione Templeton Emerging Markets Group (TEMG), era
La figlia di Yeung Kwok Keung, fondatore del gigante cinese del real estate Country Garden Group e nel 2007 ha ereditato il pacchetto azionario del padre poco prima della quotazione della società sul listino di Hong Kong.
Per alcuni analisti, rimbalzo del prezzo del greggio sopra 70 dollari potrebbe far saltare gli obiettivi di crescita di New Delhi.
L’aumento dei tassi di interesse Usa allunga un ombra sul comparto. Meglio fare selezione
I due paesi e i settori più interessanti da guardare nel 2018, secondo Jason Pidcock, gestore del fondo Jupiter Asia Pacific Income (SICAV).
Il rallentamento delle attività di fusioni e acquisizioni nel 2017 non interessa la Malesia. Il paese asiatico, al contrario, ha visto una crescita esponenziale di tali attività che hanno raggiunto la cifra di 17,57 miliardi di dollari grazie a 408 operazioni concluse da inizio anno. I dati comunicati dalla società di consulenza Duff & Phelps
Il sogno dell’unità del continente africano ha compiuto un nuovo passo avanti: fra l’1 e il 2 dicembre i ministri del commercio di 55 Paesi hanno limato gli ultimi dettagli di un testo che si avvia a dare vita a un’estesa area di libero scambio pan-africana. Secondo quanto riportato dall’Economist la firma finale sul trattato
In Cina la nuova stretta di regolamentazione nel settore del risparmio gestito pone dei seri rischi sistemici. È l’avvertimento lanciato dalle banche della seconda potenza economica al mondo. Tra i pericoli citati da un gruppo di dieci banche cinesi, che hanno espresso la loro contrarietà in un incontro a porte chiuse a Shanghai la settimana scorsa,