Mercati emergenti pagina 47
NEW YORK (WSI) – I mercati asiatici stanno pagando caro gli ultimi dati macro deludenti provenienti dalla Cina. Gli ultimi numeri pubblicati hanno intensificato i timori circa un rallentamento dell’attività economica. In Cina le esportazioni si sono contratte del -6,8% a novembre rispetto all’anno scorso. Il calo è più marcato del previsto e rappresenta il quinto
Goldman Sachs: la settima economia al mondo è entrata in una fase recessiva molto grave. Tre trimestri di Pil in rosso. Cresce rischio impeachment per presidente Rousseff.
In primo piano i timori sul futuro dei mercati emergenti. Il caso di Aberdeen Asset Management e dei continui riscatti da parte dei suoi clienti.
Mistero sull’arrivo di cinque camion sorvegliati dai blindati della polizia e carichi di banconote per un valore di centinaia di milioni di dollari.
La crisi di Aberdeen, che sta facendo i conti con una massiccia uscita di capitali dal proprio fondo, riflette la paura degli investitori per le economie emergenti.
Un altro fattore che ha gravato sui corsi azionari è stato l’ennesimo dato macro deludente pubblicato. È solo l’ultimo di una lunga serie.
Dal Brasile alla Cina le società fanno fatica a ripagare i debiti e recuperare capitali freschi: questo sta compromettendo la crescita dei Brics.
Su Alibaba registrate in 90 minuti quasi il doppio delle vendite rispetto all’intero Cyber Monday Usa.
Per Jp Morgan, tra il secondo e il terzo trimestre mezzo trilione di dollari fuoriusciti dai mercati in via di sviluppo. La situazione rischia di precipitare con rialzo dei tassi Usa.
Tagliate ancora stime su economia mondiale, minacciata dall’impatto che avrà sul commercio mondiale la contrazione delle attività in Cina. Rivisto invece al rialzo outlook Usa.