Moody's pagina 27
“Né democratici né repubblicani riconoscono che il mantenimento di uno stato sociale giusto e necessario nella nostra epoca di globalizzazione comporta maggiori tasse per la classe media e per i ricchi”. E arriva la minaccia di Moody’s, più o meno velata.
Per David Owen, capo economista di Jefferies International ancora sei mesi di tempo e il conto per le follie del passato sarà saldato. Sarà Roma a sorprendere di più. Madrid invece capitolerà.
Credit Suisse: “Il boom in atto e’ una delle maggiori rivoluzioni tecnologiche degli ultimi decenni”. In particolare in Usa la crescita della produzione ha qualcosa di assolutamente straordinario (GRAFICO).
S&P sul Regno Unito: esiste “una probabilità su tre di un taglio (alla tripla AAA) nei prossimi due anni”. Le stime sui debiti e il Pil. E anche per Parigi l’outlook è negativo.
Ma sarà essenziale che il prossimo governo mantenga la rotta sulle riforme strutturali e il consolidamento di bilancio, spiegano gli esperti dell’agenzia di rating. Il rating sovrano è Baa2, due note sopra il livello junk.
L’avvertimento di Moody’s, che sottolinea che se il Congresso non agirà per impedire il fiscal cliff, l’economia americana sarà stretta da “una grave recessione entro la primavera”. In caso di accordo, Pil fino a +4%.
Il declassamento potrebbe arrivare a marzo 2013. Intanto Grecia bocciata da S&P (“quasi in default”). Voci circa un possibile declassamento da parte dell’altra agenzia sorella, Moody’s, del rating degli ultimi paesi nobili dell’area euro.
Secondo un noto money manager svizzero c’è un paese europeo che, alla luce del livello di indebitamento e dell’esposizione ai bond dei Piigs, dovrebbe finire sotto la scure delle agenzie di rating…
La valutazione è stata abbassata di ben cinque gradini. Stessa cosa per Moody’s che dà al paese un «B3 negative», sempre cinque notch prima del fallimento. Forte recessione e alta inflazione nel paese. Nella foto, il presidente Cristina Kirchner.