Mutui pagina 34
Crescita +1,6%. A incidere positivamente è stato soprattutto il quarto trimestre (convenzioni +4,9%).
Pesa il QE della Bce, ma non solo. Trend “dipende dalla Grecia e dai rischi associati alla ‘Grexit'”. Mutui a tasso variabile più convenienti.
Lo ha assicurato Renzi. Con accordo sul credito stretto tra Abi e imprese, sospese rate per 14 miliardi: ha portato 17 miliardi di liquidità alle aziende.
Calo clamoroso tassi ha messo banche in posizione fino a poco tempo fa inconcepibile: devono pagare interessi ai clienti che accendono un prestito.
Nel trimestre in corso la domanda di finanziamenti, sia delle imprese sia delle famiglie, si dovrebbe rafforzare in misura significativa.
Atteggiamento cliente: “faccio il mutuo, ma chiedo il meno possibile“, mentre prima della crisi accadeva il contrario.
I dati di Bankitalia e il Barometro Crif, che afferma che a marzo sono scesi l’importo medio erogato dalle banche e la durata dei finanziamenti.
Gli interessi IRS sono agganciati al Bund. Negli ultimi giorni il tasso a 30 anni è sceso anche sotto lo 0,9%.
Nell’anno in corso Nomisma vede nuovo calo del valore degli immobili. Deflazione causa principale della revisione al ribasso. Mutui +30%.
Nel mirino dell’associazione dei consumatori, la vendita di un mutuo in euro indicizzato al franco svizzero.