NASDAQ pagina 31
Riflettori sui problemi di “casa”, ma anche su quelli che scuotono il Vecchio Continente. Si guarda al crollo delle banche italiane. Gli indici perdono piĂą del 2%, nonostante il dato Ism servizi sia stato positivo.
Quarta sessione consecutiva di rialzi per gli indici Usa. Il Dow Jones cancella le perdite accumulate nel 2011. Gli investitori guardano avanti e snobbano anche le indicazioni negative che arrivano dal fronte economico.
Prima l’indice S&P/Case- Shiller che, sebbene lievemente migliore delle attese, non promette nulla di buono. Poi la pubblicazione della fiducia dei consumatori, crollata al minimo dall’aprile del 2009. Si torna a guardare ai deboli fondamentali della congiuntura americana. Forti acquisti su Treasury e oro.
Le parole del presidente della Fed Ben Bernanke a Jackson Hole hanno ravvivato le speranze di nuove misure di stimolo dell’economia, anche se non e’ vero. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,21% chiudendo a quota 11284,54; il Nasdaq e’ cresciuto del 2,49% a 2479,85 punti. Acquisti sui titoli hi-tech: Intel, Microsoft e Cisco, migliori del Dow Jones.
Chiusura negativa per gli indici americani. Non e’ servita a nulla la notizia dell’investimento di Warren Buffett in Bank of America (come non servi’ quando nell’ottobre 2008 compro’ quote di General Electric, oggi ferme allo stesso prezzo). Apple soffre l’addio di Steve Jobs dalla carica di amministratore delegato, ma non troppo. Molti analisti temono una delusione dei mercati per il discorso di Bernanke. Si smorzano le attese sull’arrivo di un QE3. Petrolio -2%.
Aumentano gli acquisti sui Treasury dopo la delusione per l’indicatore. In calo i contratti sul Nasdaq, che scontano il calo di Apple. L’oro dimezza le perdite. Dubbi sull’arrivo di un QE3 da parte della Fed. Lima i guadagni l’eurodollaro, a $1,4423.
In ripresa il settore finanziario, trascinato da Bank of America che dopo i recenti crolli rimbalza +11,6%. Sell sull’oro che inverte bruscamente la tendenza. Il lingotto ha perso -5% a $1.764,40 l’oncia. Operatori tarantolati da possibili news di nuovi stimoli in arrivo dal chairman della Fed, venerdi’ da Jackson Hole. Ma se non accadesse?
La voglia degli investitori di abbandonare l’avversione al rischio trova ostacoli continui, per via degli scenari da recessione. Sotto tiro i bancari. BofA: -7,9%. Sell improvvisi a fine seduta su Goldman (-4,7%). Il metallo giallo, bene rifugio per eccellenza in tempi di crisi, continua a salire. Sui mercati elettronici (Otc) il future sul gold ha superato la soglia dei $1900 l’oncia.
Le stime di strategist e gestori di fondi in un sondaggio. Il mese che volge al termine potrebbe confermarsi una brutta parentesi dell’azionario americano. I rialzisti non hanno ancora gettato la spugna. Ma da Italia e Spagna uno shock per gli Stati Uniti. GUARDA IL VIDEO E IL GRAFICO.
S&P500 -1,50%, Nasdaq -1,62%. Dopo Morgan Stanley, arriva la nota negativa di JP Morgan Chase, che taglia le stime sulla crescita dell’economia Usa. Bank of America licenzia fino a 10.000 dipendenti. Crolla Hewlett Packard: -20%, record negativo degli ultimi 6 anni. Euro a $1,4440, dollaro ai minimi storici contro yen.