NASDAQ pagina 32
Ennesimo tonfo a Wall Street: Nasdaq -5,2%. Rendimenti bond ai minimi storici, da Grande Depressione
Avere azioni e’ rischioso. Allarme scenario recessione alimentato da un report di Morgan Stanley. Ma anche le parole della Federal Reserve di New York. Carrellata di dati negativi. L’indice S&P500 e’ calato -20% dai massimi di aprile. Oro al record, sopra i $1.820 l’oncia. I tassi dei titoli di stato Usa a 10 anni scivolano per la prima volta nella storia economica sotto il 2%. Banche vendute a piene mani: Citigroup -9%, Bank of America -7%.
Avversione al rischio. Pesa la nota di Morgan Stanley e i continui timori sulla crisi del debito in Europa. Ma non solo. Arriva la nota di William Dudley, presidente della Fed di New York, che afferma che la crescita economica degli Usa nel primo semestre “è stata piuttosto inferiore” alle stime e che dunque decide di rivedere al ribasso le sue previsioni. In rialzo anche i Treasury.
Positivi invece i contratti sul Dow Jones e lo S&P, che puntano verso l’alto. L’euro riprende forza sul dollaro, a $1,4473. In generale, sui mercati c’è una maggiore propensione al rischio. Oro piatto, petrolio in crescita.
New York in netto ribasso, non piace l’idea franco-tedesca di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. Il Dow Jones ha perso lo 0,67% a quota 11405,93, il Nasdaq ha ceduto l’1,24% a 2523,45 punti.
Fitch conferma la tripla A degli Stati Uniti con “outlook stabile”. Mercati ora in lieve flessione. Occhi puntati sull’incontro Merkel-Sarkozy. A New York in calo euro e petrolio. L’oro torna a salire. Tra i titoli in rialzo Wal-Mart, dopo aver comunicato utili superiori alle previsioni.
Perdono terreno asset rifugio come oro e franco svizzero. Prosegue il rialzo dell’eurodollaro, a $1,4312. Tra i dati macro, l’Empire State manufacturing survey e un indicatore del mercato immobiliare.
Le banche Citigroup, Bank of America e JP Morgan, tra i titoli più scambiati che tornano a segnare solidi guadagni. Buy anche sul settore hi-tech dopo i risultati del colosso Cisco, che registra un balzo superiore al 17%. Rendimenti Treasury a 10 anni in rialzo dopo dati economici.
Sui listini Usa perdite in accelerazione in chiusura, pessimo segno. Dati economici peggiori delle attese. Si sgonfia in una seduta l’effetto Fed, persi tutti i guadagni di martedi’. Bank of America: -10%. La realta’ e’ la non crescita dell’America per i prossimi 2 anni. Il NYSE invoca la Rule 48 per frenare l’eccesso di ribasso.
Paese che vai, gergo che trovi. Il maggiore listino al mondo, il Nasdaq Stock Market, una volta prestigiosa borsa per i titoli high tech piu’ in voga, e’ diventato sinonimo di perdita. E non solo nel mondo finanziario.