MPS pagina 87
Sequestrati 40 milioni. Cda: perdite per 730 milioni Slitta rimborso bond. Rivelazioni shock Wall Street Journal: l’istituto affondava giĂ a fine 2011, da Bankitalia arrivarono 2 miliardi, anche se i manager “definivano confortevole la liquiditĂ ”. Nuovo filone di indagine per truffa che riguarda i titoli emessi da banche italiane.
Secondo indiscrezioni stampa la perdita sui prodotti strutturati ammonta a 920 milioni di euro. La banca nega, ma la perdita per chiudere i tre contratti costruiti tra il 2006 e il 2009, e’ di almeno 720 milioni. Si profila un CdA incandescente.
La “gola profonda” che collabora con la giustizia gia’ ad agosto 2011 descriveva con minuzioso dettaglio i metodi usati per stornare profitti personali da operazioni in derivati ai danni della banca e si chiude con l’elenco delle persone coinvolte nel «club del 5%» con a fianco i reati ad essi ascrivibili. Ma l’autorita’ di controllo se ne e’ lavata le mani, di Milena Gabanelli
Sarebbe stata la volontĂ del capo esecutivo di Santander, Emilio Botin: impose l’assenza di una due diligence. Moody’s valuta un downgrade del rating Baa1 assegnato ai covered bond della banca.
Anomalia italiana. A Siena penalizzati i risparmiatori. Ma non e’ un caso isolato: il controllo delle banche offre alle caste uno strumento per guadagnare consensi e favori economici. “MPS fenomeno di un potere ormai collassato”. Economista Fumagalli: “Operazioni speculative e predatorie possibili grazie alle Fondazioni”. Perotti: “Se non si interviene in tempo vedremo altri funzionari incompetenti come Mussari“.
La situazione dell’istituto senese, la piccola Lehman Brothers italiana, esemplare della vera sfida della Bce: dovrĂ sorvegliare sulle banche europee, ma potrĂ farlo solo se non baderĂ piĂą ai paletti posti dalle autoritĂ nazionali. Altrimenti, ci saranno tante altre “battaglia nel fango”.
“5% su ogni operazione”. Ad una svolta lo scandalo seguito dal mondo finanziario internazionale per le ripercussioni che un maxi-crack di Mps (TBTF: too big to fail) potrebbe avere sul sistema bancario globale. Un manager dell’Area Finanza del Monte dei Paschi sta raccontando agli inquirentii i dettagli sull’accordo che porto’ a una «plusvalenza» di circa 3 miliardi di euro concordata con i venditori del Banco Santander per l’acquisto di Antonveneta. Coinvolto anche il Pdl e il solito Dennis Verdini. AD Viola: “Borsa ancora non crede nel nostro piano”.
Excusatio non petita, per i Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia? Suona infatti quasi un’affermazione al contrario, la dichiarazione del Gran Maestro Gustavo Raffi: “La Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, nĂ© interferisce sui bilanci dell’Istituto. Soprattutto non promuove acquisti di banche (leggi Antonveneta) e non manipola l’andamento borsistico dei titoli azionari di MPS“. Oh, really?
Il 62% delle aperture di credito sono per un prestito ipotecario. Malgrado la crisi l’italiano cerca certezze. Ma finisce per essere colpito senza pietĂ sino nel profondo dei propri valori. L’opinione di Maurizio Frigo.
Le associazioni dei consumatori promettono class action e chiedono risarcimenti, ma dovrebbero chiedere aumenti di capitale a vantaggio dei piccoli risparmiatori e non di una manciata di investitori esclusivi. In caso di default le obbligazioni non sono coperte dal fondo di garanzia.