il Nikkei 225 ha superato la soglia di 40.000 punti (+0,8%)
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Il Nikkei 225, chiamato spesso semplicemente Nikkei, è il maggiore indice della Tokyo Stock Exchange (TSE), la borsa di Tokyo. Viene calcolato ogni giorno dal quotidiano Nihon Keizai Shimbun fin dal 1950 e utilizza come moneta di riferimento lo Yen giapponese. Dal gennaio 2010 il Nikkei viene aggiornato ogni 15 secondi.
L’indice ingloba in sé i titoli delle 225 più importanti compagnie quotate nella borsa di Tokyo, i suoi componenti vengono rivalutati una volta l’anno. Trattandosi di un indice stabilito su un prezzo delle azioni rappresentativo dell’intero mercato, le sue azioni possiedono lo stesso peso pari a un valore nominale di 50 Yen, senza variare in base ai diversi settori economici. Il Nikkei nel corso della Japanese asset price bubble ha toccato l’apice massimo dalla sua creazione, schizzando a quota 38.957,44 nel dicembre del 1989.
Il forte terremoto che ha colpito il nordest del Giappone nel marzo del 2011 e le drammatiche conseguenze correlate a esso hanno influito drasticamente sulle sorti dell’indice: il 15 marzo il Nikkei ha subito una caduta improvvisa del 10%, perdendo 1.015 punti sul mercato. Nel corso dell’anno si è assistito a un ulteriore peggioramento, presentando una contrazione totale del 17%, specchio della difficile situazione in cui versava il Paese del Sol Levante devastato dalle conseguenze dei disastri naturali.
Dal 2013 il Nikkei ha cominciato a presentare importanti segnali di ripresa fino a giungere a rappresentare, nel 2015, uno degli indici con il più forte tasso di crescita al mondo grazie agli oltre 10.000 punti riguadagnati nell’arco di appena 2 anni.
Nikkei mai così in alto dallo scoppio della bolla speculativa degli anni Novanta. C’è chi scommette sui 41 mila punti entro fine anno
Chiusura in netto rialzo per la prima seduta della settimana della Borsa di Tokyo, dopo i record di Wall Street. Alla fine degli scambi l’indice Nikkei ha messo a segno un progresso dell’1,02% attestandosi a quota 27.829,50 punti. Bene anche l’indice Topix che ha chiuso con un progresso dello 1,11% attestandosi a 1.925,62 punti. Wall
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Secondo giorno di rialzo in Asia sui mercati azionari, orfani di Tokyo, chiusa per festività.Nella nuova stagione di trimestrali gli investitori sono diventati più fiduciosi sulla crescita dell’economia dopo i risultati presentati dalle società statunitensi in particolare e i risultati migliori delle attese di Verizon e Coca-Cola.Brilla Honk Kong (+1,5%) anche se gli operatori segnalano
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo che ha messo fine alla serie di cinque sedute negative. A fine seduta l’indice Nikkei ha segnato un guadagno dello 0,58% attestandosi a 27.544,86 punti mentre il Topix ha registrato un rialzo dello 0,85%, chiudendo a 1.904,93 punti.
Chiusura negativa per la Borsa di Tokyo, ancora stressata dalla crisi sanitaria in Giappone mentre le Olimpiadi di Tokyo sono ormai imminenti, e sullo sfondo permangono le preoccupazioni per la ripresa economica globale. In particolare l’indice Nikkei ha perso l’ 1,25% a 27.652 punti.
La Borsa di Tokyo chiude l’ottava con una seduta tutta negativa influenzata dai timori per una nuova ondata pandemica a poco più di una settimana dall’apertura delle Olimpiadi di Tokyo. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha chiuso a 28.003 punti in calo dello 0,98 per cento.
Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, mentre riemergono i timori di un aumento dei contagi da Covid nella capitale, a quasi una settimana dalle Olimpiadi. L’indice Nikkei segna una flessione dell’1,15% a quota 28.279,09, con una perdita di 329 punti.
Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,38% a 28.608 punti.Ieri Il Dow Jones ha perso 107,39 punti (-0,31%), chiudendo a 34.888,79. Lo S&P 500 ha ceduto 15,42 punti (-0,35%), terminando la seduta a 4.369,21. Il Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso di 55,59 punti (-0,38%) a
Chiusura in forte rialzo per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha chiuso in rialzo del 2,2% a 28569,02 punti, trainato al rialzo dai risultati degli ordini sui macchinari.