Occupazione pagina 122
Le pressioni inflazionistiche, ha assicurato il numero uno della Bce Mario Draghi, sono destinate a scendere. Ma cosa importa agli italiani, se con i loro stipendi non riescono a stare al passo con l’aumento dei prezzi?
“Flussi di capitale si stanno dirigendo verso bond più sicuri”. Sia la Bce che l’Ue temono la mina Italia e il rallentamento nel processo di risanamento dei conti pubblici. Risanamento (ma c’è stato?), che si è tradotto in un manovre di lacrime e sangue per i cittadini.
E’ a rischio povertà un europeo su quattro, per un totale di quasi 120 milioni di persone in tutta Europa. Lo denuncia il Rapporto dell’Unione europea sull’occupazione. Nel 2012 inflazione italiana al 3%, massimi da 2008.
Il primo e importante livello di supporto è invece rappresentato da $1,33. Grande battuta d’arresto per l’Eurjpy. Resistenze dei principali rapporti di cambio, oro e petrolio.
Scontro con i sindacati dopo lo spot controverso (GUARDA VIDEO) in cui si promettono 3.000 nuove assunzioni in Italia in 3 anni .”Si, ma tutti precari”, aveva denunciato la Cgil. Fornero difende gruppo Usa, che dice “flessibilita’ organizzativa” non barattabile. “Governo riconosca formazione in azienda”.
In attesa dell’avvio della stagione delle trimestrali (in calendario domani), la Borsa Usa chiude in rosso. Venerdì scorso lo S&P’500 aveva raggiunto 1.466,23 punti: era dal 31 dicembre 2007 che non toccava livelli così elevati.
La bolla dei bond Usa vicina allo scoppio? Chiaro il messaggio Fed: stop alle iniezioni di liquidità, va a morire il QE. Rendimenti Treasury a 10 anni schizza a 1,954%, massimo da maggio. S&P 500 al top degli ultimi 5 anni, livelli pre-crisi e pre-Lehman Brothers: mai così alto dal 31 dicembre 2007.
Comunicato anche il dato ADP, che ha messo in evidenza una crescita di posti di lavoro nel settore privato pari a +215.000 unità, al di sopra delle attese.
La cancelliera tedesca ha sottolineato che “lo scenario economico non sarà più semplice, bensì più difficile”. E il dato Pmi mette in evidenza tutte sfide che la prima economia in Europa dovrà ancora affrontare. Anche se c’è una eccezione di tutto rispetto.
Sono più di 16 mila le imprese che hanno cessato di esistere e il numero degli occupati si è ridotto di circa 330 mila unità. E sono sempre di più, quelli che decidono di lasciare il Sud Italia per andare a vivere nel Centro-Nord o all’estero.