Occupazione pagina 28
Nel terzo trimestre l’occupazione in Unione Europea su base trimestrale segna un incremento dell’1% rispetto al precedente -2,9%.Il dato reso noto da Eurostat è inferiore alle attese che avevano previsto un aumento dello 0,9%.
Crescono gli occupati in Francia nel terzo trimestre e, secondo la stima preliminare dell’Istituto di Statistica Nazionale francese (INSEE), si registra una crescita dei posti di lavoro dell’1,6% inferiore al +1,8% indicato nella stima preliminare.
Nel mese di novembre negli USA, il salario orario medio si attesta attorno allo 0,3% mensile da +0,1% precedente. Nel suddetto mese inoltre son stati creati 245mila posti di lavoro (non-farm payrolls) contro i 460mila attesi.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nei primi 10 mesi di quest’anno sono state 1.036, in crescita di 140 casi rispetto agli 896 registrati nello stesso periodo del 2019 (+15,6%).Un incremento dovuto all’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che rappresentano circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio anno.
L’importo complessivo ammonterà a 30 miliardi di euro. I calcoli della CGIA di Mestre
Le misure anti-Covid adottate dall’esecutivo hanno evitato 600mila licenziamenti, secondo quanto ha calcolato la Banca d’Italia in un’analisi sull’estensione della CIG, il sostegno alla liquidità delle imprese e il blocco dei licenziamenti.Nello studio, della ricercatrice Eliana Viviano (le cui conclusioni non riflettono necessariamente l’opinione della banca centrale) si rileva come circa un terzo di questi
Nel terzo trimestre 2020, il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel totale imprese con dipendenti, per il complesso delle attività economiche, si attesta all’1,1%, con una crescita rispetto al trimestre precedente di +0,2 punti percentuali.Così rende noto l’Istat secondo cui nell’industria, il tasso si attesta all’ 1% – l’incremento è più marcato e pari a
Cresce nel terzo trimestre il numero degli occupati in Euoropa: sia nella zona euro sia nella UE, l’aumento è stato dello 0,9%. Lo indica Eurostat, precisando che si tratta del tasso di aumento più forte dall’inizio della serie statistica nel 1995. Nel secondo trimestre era calato del 2,9% e del 2,7% rispettivamente. Rispetto allo stesso
La Bce nel suo consueto Bollettino economico evidenzia come la ripresa continua a essere disomogenea tra i diversi settori.
La compressione salariale è spesso al centro delle critiche, ma ad averla davvero messa in pratica è stata soprattutto la Spagna