Occupazione pagina 45
Le imprese americane hanno creato 195mila posti di lavoro ad agosto, più di quelli stimati dagli economisti (150mila) e più dell’incremento registrato a luglio (142mila, dato rivisto al ribasso). Nel dettaglio, sono state le medie imprese ad aver assunto di più (77mila unità) seguite dalle piccole (66mila) e dalle grandi (52mila).
Occupati in lieve calo a luglio 2019 rispetto al mese precedente. Lo stima l’Istat secondo cui il tasso di occupazione passa al 59,1% (-0,1 punti percentuali).L’occupazione risulta in leggera flessione per entrambe le componenti di genere: cala tra i 35-49enni (-45 mila) mentre aumenta nelle altre classi d’età. Dopo quattro mesi di crescita, si registra
Ancora nubi all’orizzonte per la Germania. L’indice dell’occupazione redatto dall’Istituto IFO è sceso a 98,1 punti in agosto, con l’occupazione rimasta bloccata nel secondo trimestre.
I dati rivisti al marzo 2019 hanno ridotto di 501.000 posti di lavoro i dati occupazionali preliminari (non includenti i lavori nel comparto agricolo). E’ la più ampia revisione al ribasso mai registrata dall’Ufficio di statistica americano dal 2009.“Questa revisione ha un senso, dato che l’aumento mensile medio di 223.000 nel 2018 sembrava troppo bello
I risultati di una ricerca di PageGroup, società leader mondiale nel recruitment con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel.
Perde slancio l’occupazione in Europa. Nel secondo trimestre, Eurostat ha comunicato che il numero di occupati è aumentato dello 0,2% sia nell’area dell’euro sia nell’Ue a 20 rispetto al trimestre precedente.Si tratta di una percentuale di crescita dimezzata rispetto al primo trimestre quando l’occupazione era cresciuta dello 0,4% in entrambe le aree.Rispetto allo stesso trimestre
Rallentano nel secondo trimestre i compensi dei lavoratori americani. Stando al dipartimento del Lavoro Usa, l’indice del costo del lavoro – una misura dei salari e dei benefit per i lavoratori – è cresciuto al tasso dello 0,6% tra aprile e giugno. Gli analisti si aspettavano un incremento dello 0,7%.
Crescita oltre le attese l’occupazione nel settore privato statunitense a luglio. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing, il mese scorso sono stati creati 156.000 posti di lavoro rispetto a giugno, mentre le stime erano per +150.000.Stando ad Adp, il cui rapporto anticipa quello di venerdì del governo Usa, “il mercato del lavoro
Tra aprile e giugno si sono registrati due rinnovi contrattuali, un accordo di proroga mentre sette sono scaduti. Così l’Istat secondo cui alla fine di giugno 2019 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano 7,2 milioni di dipendenti (58,0% del totale) e corrispondono al 55,8% del monte retributivo osservato.Complessivamente
A giugno l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è in lieve aumento sia rispetto al mese precedente (+0,1%) sia nei confronti di giugno 2018 (+0,7%). Lo rivela l’ISTAT secondo cui complessivamente, nei primi sei mesi del 2019 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018.Con riferimento ai principali macrosettori, a giugno