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Lo rivela l’organizzazione di Parigi: nel quarto trimestre aumento dello +0,3%e, in accelerazione dal +0,2% dei tre mesi precedenti
In Italia i contributi sociali a carico di lavoratore al 47,7% nel caso di un lavoratore single, contro la media Ocse del 35,9%. Un impiego su cinque si estinguerà in 5 anni.
L’Italia è terza tra i Paesi Ocse per il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro. Lo ha reso noto l’organizzazione di Parigi, specificando che nel 2017 le tasse e i contributi sociali a carico di lavoratore e datore di lavoro sono ammontate al 47,7% nel caso di un lavoratore single, contro la media Ocse
Secondo l’Ocse si segnala una riduzione del tasso di disoccupazione per i Paesi ad alta disoccupazione come Grecia, Spagna e Italia.
L’istituto parigino ha indicato l’Italia insieme ai Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito, come i paesi in cui la disuguaglianza sociale è aumentata di più.
Disoccupazione ferma a febbraio nell’area Ocse tranne in Italia che si conferma la terza peggiore dopo Grecia e Spagna.
L’area Ocse cresce a ritmo stabile, ma ci sono segnali di uno slancio minore nella zona euro e nei suoi maggiori Paesi, fra cui l’Italia
L’Ocse riduce le stime sui posti a rischio a 66 milioni. Numero ridotto rispetto ad uno studio di cinque anni fa.
Le roforme non bastano. Nel capitolo del rapporto annuale “Going for growth” dell’Ocse dedicato all’Italia, presentato ieri in occasione del G20, l’organizzazione di Parigi ha sottolineato ancora una volta la crescita economica “debole” e il “tasso di disoccupazione ancora elevato”.Nel complesso, il rapporto sottolinea “lo scarso dinamismo” delle principali economie globali sul fronte delle riforme
“E’ come se, chi avesse seppellito il classico forziere pieno di dobloni, fosse tenuto a pubblicare la mappa del tesoro sul Corriere della sera…”.