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Il superindice Ocse (leading indicator) segna un quadro macroeconomico sulla via del miglioramento nell’Eurozona, per quanto si segnali il leggero calo a febbraio dell’Italia. L’indice, che prevede l’andamento dell’economia nei prossimi sei mesi, segna comunque una crescita stabile per Francia, Giappone e anche per l’Italia.La media Ocse vede il superindice a quota 100,1 punti a
L’inflazione dei Paesi Ocse è cresciuta a febbraio ai massimi degli ultimi cinque anni, un risultato che dipende soprattutto dalla ripresa dei prezzi dell’energia, in crescita all’11,1%. La crescita dei prezzi è stata fra le più sostenute negli Stati Uniti. L’inflazione “core”, depurata delle componenti più volatili del paniere è rimasta sostanzialmente stabile.
L’Ocse ha mandato un monito ai governi dei paesi più ricchi del mondo: riformate le vostre economie e riducete le disuguaglianze, avverte il think tank, altrimenti gli elettori vi si rivolteranno contro. L’organizzazione parigina, che raggruppa 35 degli Stati economicamente più benestanti al mondo, ha lanciato un appello autorità perché agiscano in modo che un maggiore
PARIGI (WSI) – Cala la disoccupazione nell’area Ocse nel mese di gennaio scendendo di 0,1 punti al 6,1% dopo circa due mesi di stabilità con 38,3 milioni di disoccupati, circa 5,7 milioni in più rispetto ad aprile 2008, livello pre-crisi.Nell’area euro il tasso di disoccupazione invece è rimasto stabile al 9,6% mentre nell’Ue cala di
Secondo i dati diffusi dall’Ocse il nostro paese è quarto per il divario di salario tra donne e uomini con un gap medio del 5,6%, inferiore a quello di Francia e Germania
Non variano le stime sul Pil mondiale mentre sono state appena ritoccate al rialzo quelle sull’economia italiana.
L’Ocse ha ritoccato al rialzo le stime di crescita economica dell’Italia per l’anno in corso: ora il Pil è visto in espansione dell’1% sia nel 2017 sia nel 2018. Più in generale nell’area euro la crescita del Pil “è destinata a rimanere solida in Germania, ma proseguirò ad un ritmo più lento in Francia e
L”Italia resta tra i paesi con maggiore cuneo fiscale. Secondo l’Ocse, infatti, tra gli oltre 30 paesi più industrializzati del mondo solo Francia, Repubblica Ceca ed Estonia hanno un carico contributivo per dipendente superiore al nostro.Come ha spiegato la CGIA di Mestre, l’Associazione delle piccole imprese artigiane.:“Una situazione che ci impone non tanto di tagliare l’aliquota previdenziale
Pil pro capite indietro di 20 anni. Stime di crescita economica ritoccate al rialzo nel 2016 e 2017. In miglioramento anche i conti pubblici.
Nel suo ultimo rapporto sull’outlook economico dell’Italia l’Ocse ha ritoccato al rialzo le stime di crescita del Pil sul 2016 e sul 2017, confermando le previsioni sul 2018. Al contempo ha avvertito che nonostante i lodevoli piani di rafforzamento patrimoniale attuati nel settore bancario del paese, non c’è da abbassare la guardia sulla redditività, visto anche