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Secondo il rapporto Bertelsmann l’Italia è al 32esimo posto tra i paesi Ocse per la capacità di rispondere con la politica ai bisogni dei cittadini
Avrebbero dovuto alimentare gli investimenti e i consumi. Sta avvenendo il contrario, sia in Europa, sia in Asia, Medioriente e Africa.
Le istituzioni sono di cattiva qualità in Grecia e in Italia e in generale sono sotto la media in tutta l’area euro. Per lo meno rispetto alla media dei paesi Ocse, dove i migliori risultano essere Finlandia, Nuova Zelanda e Svizzera. Anche lavoro, beni e servizi pagano le conseguenze di questo deficit.“Quasi tutti i paesi
Il debito pubblico è troppo alto e grava sulla crescita: il governo deve porvi rimedio aumentando l’Iva la cui evasione fiscale ammonta al 30%.
L’occupazione media nei Paesi dell’area Ocse prosegue la propria ripresa: nel primo trimestre dell’anno il tasso medio è stato del 66,8% nella fascia d’età compresa fra i 15 e i 64 anni; un anno prima il tasso era al 66%. L’Italia segue lo stesso percorso a una velocità decisamente più ridotta: il tasso di occupazione
La disoccupazione è scesa di un ulteriore 0,1 punti percentuali nell’area Ocse, al 6,3%, il numero dei disoccupati totali nell’area è risultato di 38,8 milioni, 10,1 in meno rispetto ai massimi del gennaio 2013 (-1,8 punti percentuali in meno). In Italia la disoccupazione a maggio è scesa di un decimale di punto all’11,5%, in linea
La pubblicazione del leading indicator, noto anche come superindice e che può essere considerato un anticipatore del ciclo economico globale, sarà ritardata dall’Ocse, l’ente che ne cura l’elaborazione. Secondo quanto comunica l’organizzazione parigina sarà necessario più tempo per calcolare gli effetti della Brexit, pertanto il superindice sarà reso noto il prossimo 8 settembre, anziché oggi.
“Rispetto ad altri paesi, i lavoratori italiani hanno una minore probabilità di essere impiegati in posti di lavoro che adottano pratiche manageriali innovative, in grado di sfruttare al meglio le loro competenze”: questa una delle osservazioni che l’Ocse riserva all’Italia nell’ultima edizione dell’Employment Outlook. Secondo l’organizzazione parigina, infatti, il nostro Paese è lontano dallo sfruttare
L’Ocse loda la riforma del mercato del lavoro italiana: il Jobs Act, scrive l’organizzazione parigina nel suo Employment Outlook 2016 “ha incentivato l’uso di contratti a tutele crescenti al posto di contratti temporanei con creazione netta di occupazione. Inoltre, le nuove norme si applicano solo ai nuovi assunti ed incentivano quindi le assunzioni senza distruzione
E’ in corso a Kyoto il vertice fra i principali Paesi Ocse, insieme con una serie di Paesi in via di sviluppo, per tracciare una linea comune contro il fenomeno dell’elusione fiscale, messo in evidenza da svariate inchieste, da Luxleaks ai Panama Papers. Presenti, fra gli 82 stati che hanno aderito, anche le rappresentanze di