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Stabile a novembre la disoccupazione nell‘area Ocse ferma al 5,2%, sotto i tre punti percentuali rispetto al picco registrato nel gennaio 2013. L’Italia registra un 10,5%, con una riduzione di 0,1 punti rispetto ad ottobre.
La maggior parte delle principali economie sta rallentando. Lo afferma l’OCSE rendendo noto come il superindice a novembre risulta pari a 99,3, in calo di 0,12 su ottobre e di 1,13 su 12 mesi prima.I maggiori cali, dice l’istituto parigino, si registrano in Francia e Gran Bretagna ma il rallentamento della crescita si avverte anche
Rallenta a novembre l’inflazione annuale nell’area Ocse che passa dal 3,1% del mese precedente al 2,7%. Al netto di alimenti ed energia, l’inflazione risulta del 2,2% contro il 2,3% di ottobre.Tra i Paesi del G7, l’inflazione è in calo in Canada (1,7% dal 2,4%), Giappone (0,8% dall’1,4%), Francia (1,9% dal 2,2%), Stati Uniti (2,2% dal
Stabile ad ottobre il tasso di disoccupazione nell’area Ocse che rimane a quota 5,2%, 3 punti sotto il massimo registrato nella crisi finanziaria nel 2013. Tasso di disoccupazione stabile anche nell’Eurozona dove è all’8,1% per il quarto mese consecutivo.Maglia nera all’Italia che registra un aumento di 0,3 punti al 10,6%, oltre il doppio rispetto alla
L’Italia è in sesta posizione nella classifica sulle nazioni che pagano più tasse al mondo secondo la classifica Ocse.
Sale dal 2,9% di ottobre al 3,1% di novembre l’inflazione annuale nell’area Ocse e, al netto di energia ed alimentari risulta stabile al 2,3%.Il tasso medio del 3,1% è il più dall’ottobre 2011. Boom di inflazione in Turchia (25,2% in ottobre). Tra i maggiori Paesi, gli Usa e la Germania segnano un aumento dell’inflazione rispettivamente
Con un’aliquota media del 33% per lavoratore, l’Italia svetta al primo posto tra i paesi industrializzati per contributi obbligatori al sistema pensionistico.E’ quanto afferma il rapporto ‘Pensions Outlook’ dell’Ocse da cui emerge che al secondo posto, alle spalle dell’Italia, spicca l’Ungheria con il 31%, davanti alla Spagna con il 28%, la Francia è al 25,4% e la Germania al
L’Ocse taglia le stime sul Pil italiano e prevede un aumento del disavanzo dei conti pubblici. Secondo l’Organizzazione di Parigi, ‘la ripresa ha perso slancio’ – spiega nell’Outlook economico semestrale – specificando che per questo motivo l’aumento del Pil per il 2018 è stato rivisto all’1% (dall’1,2% indicato a settembre e 1,4% a maggio) e le stime puntano
L’Ocse segnala nel terzo trimestre un incremento del Pil dell’area che riunisce i 36 Paesi industrializzati dello 0,5% contro +0,7% registrato nei tre mesi precedenti.Su basa annua, la crescita dell’area Ocse continua a rallentare, con +2,4% nel terzo trimestre da +2,5% nel precedente, 2,6% nei primi tre mesi del 2018, 2,7% nel quarto trimestre 2017
In calo a settembre il tasso di disoccupazione nell’area Ocse scendendo di 0,1 punti al 5,2% e le persone rimaste senza lavoro sono 33,1 milioni, 400mila in più rispetto all’aprile del 2008, prima della crisi.Guardando ai singoli paesi dell’Eurozona la disoccupazione è calata in Portogallo (al 6,6%), in Belgio (al 6,3%), Irlanda (al 5,4%), Lettonia (al