PIL pagina 174
Charles Plosser, il falco presidente della Fed di Philadelphia, vota contro. Programmi stimolo calano da $35 a $25 miliardi al mese. Wall Street contrastata.
In pieno boom dopo il -2,1% dei primi tre mesi 2014. Gli analisti si aspettavano +3%. Trainano lo sviluppo i consumi. Dollaro si rafforza, euro sotto 1,34.
Ripresa dell’attività in tutti i settori, secondo il consensus. Fattori di buon auspicio per l’ultima parte dell’anno.
Pari al 53,2% del Pil se calcolata al netto dell’economia sommersa. Quella apparente è al 44,1%. Confcommercio: Basta tasse, “uccidono la crescita”.
La rilevazione dell’Istat di luglio mostra in apparenza un quadro positivo, ma ad una lettura più approfondita…
L’istituto di Washington taglia le stime sul Pil 2014 a +0,3%, il valore più basso fra le economie avanzate. Nella foto: Christine Lagarde, direttore Fmi
Sono le previsioni confortanti del think tank greco Iobe, in base alle quali quest’anno il Pil greco dovrebbe segnare un aumento dello 0,7%.
A fare paura è il balzo enorme in soli 6 anni di tempo. In passato ad incrementi di questo tipo hanno fatto seguito crisi finanziarie.
Audizione a Bruxelles: l’accento va messo sull’attuazione delle riforme. “Bassa crescita in Europa anche molto prima della crisi”.
Quest’anno, secondo il bollettino economico, il Pil salirà solo +0,2%, “con rischi al ribasso”, mentre nelle ultime stime di gennaio era indicato un +0,7%.