PIL pagina 198
Il Centro Studi di Confindustria taglia le previsioni sul Pil 2013 a -1,1%. “Voto offusca orizzonte”. Recessione nella prima metà del 2013. Progressi a fine 2013 favoriti da “politiche di bilancio meno restrittive in Italia e Europa”.
L’ossessione circa la riduzione del deficit porta i parlamentari a Washington a rispolverare un’antica soluzione: sostituire la banconota con una moneta. Visti guadagni per 4,4 miliardi in 30 anni. Euro si rafforza su franco svizzero e biglietto verde.
Azionario +14,2% quest’anno contro il 5,7% dei bond. Il tasso di crescita su base trimestrale iniziera’ a migliorare d’ora in avanti. Dipendera’ tutto da un fattore cruciale. FMI: la maggior parte delle economie dovrebbe tornare a registrare un rialzo del Pil sul medio termine (grafico).
In ottobre dati in picchiata del 26,8%: impietosi per l’industria automobilistica italiana. Titoli Fiat sospesi per eccesso di ribasso. Pil terzo trimestre -0,2%, -2,4% su base annua. In contrazione anche i prestiti delle banche: -2,9% alle aziende.
Nel trimestre che si è chiuso a settembre il Pil si è contratto del 3,5%. Era dello 0,9% il calo nel trimestre precedente. E’ recessione tecnica, ammettono gli economisti.
Determinante per la performance della moneta unica il rapporto sull’occupazione Usa che sarà reso noto nella sessione odierna. La propensione al rischio potrebbe beneficiare la valuta europea dopo il pesante storno.
La banca centrale del paese ha rivisto al ribasso le previsioni per il Pil del 2013 a +0,4% da +1,6% atteso in precedenza. Pericolo contrazione nel corso del quarto trimestre, mentre nel primo…
Colpa della rata Imu, ma anche del bollo auto e canone Rai. Allarme: previsto calo consumi natalizi -13,2% rispetto alle quote delle tredicesime. Confermata recessione in Europa.
Il centro studi di Bersani e Visco smaschera il fallimento della spending review e dell’esperienza Monti: nel 2012 rapporto debito-Pil aumentato di 3 punti percentuali. Cresciuta anche l’evasione. Risorse scarseggiano: 17,4 miliardi di minori entrate.
Sondaggio Usa: due terzi degli investitori reputa il Pil mondiale stabile o in progresso. Mai una percentuale così alta di fiducia da maggio 2011. L’Italia invece arranca sotto i colpi dell’austerity.