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Secondo la stima flash dell’Istat diffusa oggi, nel secondo trimestre 2019 il PIL è rimasto sostanzialmente invariato in termini reali rispetto sia ai tre mesi precedenti sia all’anno prima. “Il dato era atteso e riflette in larga parte il rallentamento in atto nell’economia dell’eurozona” ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.La valutazione
Il Pil italiano nel secondo trimestre del 2019, dice l’ISTAT, è fermo sia rispetto ai tre mesi precedenti che su base annua.
In calo nel secondo trimestre il PIL della zona euro che, dice Eurostat, tocca lo 0,2% come da attese contro lo 0,4% del primo trimestre.Anche su base annua il PIL cala, passando dall’1,2% del primo trimestre all’1,1% del secondo, superando di poco le attese che avevano previsto un incremento dell’1,0%.
In calo nel secondo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo in Spagna che segna +0,5% contro +0,6% atteso e +0,7% precedente.Su base annua il Pil segna come da attese il 2,3% in calo rispetto al 2,4% del primo trimestre.
Cresce meno delle stime il Pil francese nel secondo trimestre. Secondo la seconda stima pubblicata oggi dall’Insee, la crescita si è attestata a +0,2% trimestrale contro +0,3% della prima stima. Su base annua si è registrato un progresso dell’1,4% contro il +1,3% messo in conto dal mercato.I consumi delle famiglie sono saliti di appena lo
Luglio debole per l’industria italiana. Secondo il Centro Studi Confindustria, la produzione industriale ha messo a segno un calo dello 0,6% in luglio su giugno, quando è stimato un incremento dello 0,3% rispetto a maggio.Nel secondo trimestre – si legge nella nota del CsC – l’attività ha segnato un calo dello 0,6% sul primo e
Rallenta nel secondo trimestre la crescita Usa. Secondo la prima stima diffusa oggi dal Bureau of Economic Analysis, il Pil ha segnato un incremento trimestrale pari al 2,1% annualizzato, superiore alle attese (+1,8%).Nel primo trimestre il Pil era cresciuto del 3,1%, rivisto da +3,2%. Aumenta la spesa per consumi, salita a +4,3% dal +1,1% della
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha ridotto le stime di crescita per l’anno in corso e per il 2020. In linea con le stime Bankitalia, l’Upb ha stimato il Pil 2019 a un tasso di crescita dello 0,1%; le stime del governo sono più elevate di un decimale (+0,2%). Per il 2020 il Pil italiano crescerebbe
Tra il 2015 e il 2018 la popolazione al Sud, dice un rapporto di Confcommercio, è scesa di oltre 222 mila unità e lo spopolamento aumenterà fra 20 anni.
Crescita del PIL rivista al ribasso sia quest’anno che nel 2020, rispettivamente allo 0,1% e allo 0,4% con un calo di due decimi di punto. È quanto emerge dall’audizione del presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, davanti agli uffici di presidenza congiunti delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.Sulla base di una prima valutazione