Pensioni pagina 127
Il contratto sarebbe dovuto scadere alla mezzanotte di mercoledì. Al centro dei negoziati il costo del lavoro. Quello della casa di Detroit è il più basso tra le società Usa del settore: Uaw chiede di legare maggiormente i salari ai profitti.
Rispetti gli impegni se vuole altri 8 miliardi, dicono Fmi e Eurolandia: il governo ha tempo fino a oggi. Per molti economisti va lasciata al suo destino perche’ e’ gia’ fallita. Molto dipendera’ dala Germania che votera’ a fine mese sull’aumento del fondo salvastati e sulla nuova tranche di aiuti.
“Difficilmente l’Italia centrera’ nel 2013 l’obiettivo, prevediamo invece un deficit pari allo 0,9% del Pil”, scrive Fabio Fois, economista della banca. E il vicedirettore di Bankitalia, Ignazio Visco: “Il rialzo del prodotto interno lordo dell’Italia potrebbe confermarsi inferiore al punto percentuale quest’anno e fare ancora peggio l’anno prossimo”. Conferma l’Istat: crescita dell’1% per quest’anno appare davvero complicata”. E’ spettro stagnazione. Angeletti: “sgarbo sulle pensioni”.
Tensioni tra i due partiti di maggioranza. Nuove proposte a distanza: ormai e’ schizofrenia pura. Ieri dietrofront sulle province. La Lega si inventa una tassa contro gli evasori e una patrimoniale per colpire chi non paga le tasse: “Così potremo limitare la batosta sui Comuni”. Gli Enti locali restano scettici e attaccano il governo: “Tradito il federalismo”. Frondisti Pdl: “Riduzione 25% organici pubblici”. Braccio di ferro tra pensioni e Iva. Lunedi’ faccia a faccia decisivo Berlusconi-Bossi.
Il premier sempre più irritato verso i “lumbard” e la loro posizione sulle pensioni. Oggi il testo approda al Parlamento, all’esame della Commissione di Bilancio. Dal contributo di solidarietà allo slittamento del TFR fino alla tassazione sulle rendite finanziarie: tutti i punti del testo ufficiale.
Il calo del 25% della borsa francese potrebbe compromettere il piano di bilancio fiscale. C’e’ paura per il sistema finanziario. Servono aggiustamenti drastici alla manovra. Sarkozy: “Non finiro’ come Obama”. Ma per farlo e’ costretto a un giro di vite sui conti pubblici. Cds sotto attacco, ieri balzo di 15 punti e nuovo record. Rapporto debito/Pil all’81,7%, deficit/Pil al 7%, disoccupazione al 9,8% delle forze lavoro. Nel terzo trimestre crescita vista a un misero 0,2%. Altri tre paesi rischiano il downgrade.
Oggi il secondo incontro tra governom sindacati e industriali in meno di una settimana. Interventi rischiano di essere insufficienti a realizzare l’obiettivo di azzeramento del deficit con un anno di anticipo. Il governo sara’ costretto a mettere mano al capitolo previdenziale. La Lega non ci sta e si schiera con l’opposizione, Bossi: “non si toccano”.
Ancora nessun accordo sull’innalzamento del tetto limite del debito pubblico Usa, necessario entro il 2 agosto per evitare il default. Obama e i repubblicani in stallo su aumento delle tasse e tagli al welfare.