Petrolio pagina 137
Buy scatenati sulle banche, Mps fa quasi +5%. L’euro fa dietrofront e scende sotto $1,10. Petrolio sempre osservato speciale. Domani la decisione della Fed sui tassi.
Si prospetta una settimana ancora estremamente volatile, ma è presto per escludere un rally di Natale in Borsa.
Diversi paesi riescono a far quadrare i conti grazie al ricavato delle esportazioni di materie prime. E ora tutto rischia di crollare.
Maxi revisione al ribasso, per il Brent di ben $10. Eccesso di offerta per anni, ci vorrà del tempo per smobilizzare l’elevato quantitativo delle scorte.
Si temono conseguenze su emergenti già in frenata della prima stretta monetaria dal 2006. Petrolio cala del 2% scendendo sotto $35 per la prima volta dal 2009.
Crollo del mercato mette in guardia investitori e analisti. Paura per una nuova ondata di fallimenti societari.
Occhio all’azionario delle economie emergenti. L’indice di riferimento MSCI Emerging Markets Index è sceso per la nona sessione consecutiva, soffrendo la fase ribassista più duratura dallo scorso giugno, e scivolando ai minimi dal 2009.
Il colosso petrolifero risponde alle accuse dell’inchiesta della trasmissione attraverso l’account del social network. Strategia di comunicazione senza precedenti.
NEW YORK (WSI) – La Russia si prepara a un 2016 con prezzi del petrolio in discesa a $30 al barile. Sono queste le previsioni del ministro delle finanze, Anton Siluanov, secondo cui i prezzi del greggio potrebbero subire una progressiva discesa verso questi livelli, in seguito all’aumento dell’offerta dal parte di paesi come l’Iran
Grande attesa per il 14 gennaio 2016 quando cadranno le sanzioni all’Iran e il paese produttore di idrocarburi tornerà sulla scena economica globale