Petrolio pagina 138
Per il numero uno dell’Aie, nel 2016 ci sarà un secondo ulteriore e consecutivo calo degli investimenti del petrolio
Wti sotto i $36. Deludono le attese i consumi di novembre.
NEW YORK (WSI) – Per vedere un aumento dei prezzi del petrolio bisognerà aspettare la seconda meta’ del 2016. La pensa così Roberto Cominotto, gestore del fondo JB Energy Transition Fund secondo cui “mentre la domanda mondiale continua a salire, l’offerta continuerà a calare fino al 2017”.Il motivo – si legge in una nota – risiede nel
Con i prezzi del petrolio in caduta libera, l’outlook a breve termine per gli indici azionari è molto meno roseo. A dirlo è Jasper Lawler, analista di CMC Markets UK, secondo cui “un calo simile a quello visto a novembre dell’anno scorso, significherebbe che le quotazioni del Brent scenderebbero a 25 dollari al barile”.Dopo la riunione
Il Senato Usa si appresta a togliere il divieto con un maxi accordo su spese e tasse. Timori per impatto che la decisione avrà su consumatori e ambiente.
Sussidi di disoccupazione saliti ai massimi di cinque mesi. Indici principali scendono dai massimi visti nel preborsa ma guadagnano comunque terreno.
Focus sulla Corea e sulla Nuova Zelanda, per le decisioni delle rispettive banche centrali.
Il rialzo dei tassi della Fed potrebbe portare sollievo piuttosto che creare un cataclisma. Il consulente Allianz vede opportunità di guadagno che capita una volta in un decennio.
L’Opec continua a inondare i mercati di barili, anche sopra la soglia di produzione decisa all’ultima riunione di Vienna.
È l’allarme lanciato da S&P: più del 50% del debito emesso dalle aziende petrolifere è a rischio insolvenza. Nel settore dei metalli la situazione è ancora più grave.