Petrolio pagina 155
Focus petrolio: ostaggio della Cina? Il Brent oscillava attorno ai $18,37 al barile negli anni Novanta, mentre il contratto WTI era scambiato a una media di $19,70.
I mercati europei interrompono la fase rialzista durata cinque sessioni. Mps -2,2%. Bene Prysmian dopo il giudizio di Morgan Stanley.
Per il presidente di Templeton Emerging Markets, il crollo delle quotazioni non è dovuto ad un eccesso di offerta. Confermata view positiva sul settore.
Société Générale commenta sul report occupazionale di luglio, in calendario nella giornata di venerdì. Dubbi sulla manovra della Fed. Inarrestabile il crollo di Twitter. Petrolio in forte calo.
Bagno di sangue tra le banche elleniche, che crollano -30%. Sul Ftse Mib vola FCA, oltre +3%. Misti i bancari, giù Mps e Unicredit. Buone notizie dal fronte macro: manifatturiero Italia a ritmo migliore in 4 anni.
Crollano i profitti di Exxon Mobil e Chevron. Costo del lavoro cresce al ritmo più lento da 27 anni. Ancora pressioni sulle materie prime. Grafico sulla performance del Bloomberg Commodity Index.
Il VStoxx, il cosiddetto indice della paura relativo all’azionario europeo, ha segnato un tonfo record -39%. Sul Ftse Mib peggiorano le banche. Sell off petrolio dopo Opec.
Proseguono le vendite sul rublo, -19% dallo scorso 13 marzo, quando la Banca centrale ha iniziato ad acquistare valute straniere per la ricostituzione delle riserve.
Per l’azionario cinese, il peggior tonfo dal 2009. Indice materie prime di Bloomberg crollato -9,8%. Oro -7,4%.
Dato quasi per certo aumento tassi a settembre, dopo Pil in accelerazione del II trimestre. El Erian, ex Pimco (nella foto): “Ecco dove dovete investire”.