Petrolio pagina 191
Sale ansia da deflazione. Buona domanda nell’asta di Btp. Effetto negativo di Wall Street sul listino italiano.
Guerra silenziosa degli Stati Uniti, con l’appoggio dei paesi arabi, contro Putin. Altro che Obama ‘indeciso’ o ‘debole’. Con un prezzo del greggio in continuo calo (oggi ai minimi di 4 anni) la Russia corre seri pericoli. Molto piu’ che per via militare.
L’indice hi-tech chiude la settimana peggiore dal 2012. Dow Jones sotto livello di supporto, negativo bilancio annuale. In tre settimane persi $800 miliardi.
Minimi pluriennali in Europa. Germania sconta voci taglio stime Pil. Attesa per verdetto agenzie di rating. Ucraina ritira truppe dall’est del Paese.
S&P 500 -2,07%. Nervosismo sui mercati finanziari: pesa la recessione dell’economia europea. Fed: “tassi a zero anche all’infinito, se necessario”.
Sotto pressione il petrolio, a New York cede quasi -2%. Sentiment negativo sull’economia globale. Diverse società italiane bocciate dagli analisti.
Ci sono 4,5 miliardi di dollari di titoli in scadenza in ottobre. Riserve ai minimi di 11 anni. L’inclinazione della curva dei rendimenti è negativa.
Alert per l’economia tedesca. Nervosismo sui tempi della prima stretta monetaria dal 2006. Attesa per le minute della Fed.
Ordini tedeschi all’industria -5,7%, peggio del previsto. Eurozona: recessione tecnica nei prossimi sei mesi. Bund 10 anni rendono 0,9%. Petrolio -15% nel 2014.
Ma l’azionario Usa regge alla disfatta europea. Buone notizie sul fronte lavoro: a sorpresa scendono i sussidi. Crollo record ordinativi alle fabbriche.