Petrolio pagina 207
Nonostante le perdite di giugno, il Dow inanella due trimestri in crescita di fila. Fuga dall’oro: negli ultimi tre mesi le quotazioni del metalli prezioso sono scese del 24%. Crolla BlackBerry.
E’ morto in Svizzera all’età di 78 anni uno dei più controversi finanzieri americani, che ha fatto fortuna fornendo petrolio iraniano a Israele dopo la promulgazione dell’embargo contro Teheran.
Le risorse dei 42 paesi esaminati sono abbastanza vaste da soddisfare oltre dieci anni di consumi: 345 miliardi di barili, il 10% dell’offerta globale di petrolio. Mappa scambi commerciali da riconfigurare.
Ultima seduta in rosso, ma il mese chiude in rialzo, per la prima volta dal 2009. Scendono più delle attese le spese personali in aprile. Oltre le stime, la fiducia dei consumatori e l’indice Pmi di Chicago.
L’Italia potrebbe diventare il terzo produttore di greggio in Europa. Dallo sviluppo delle attività estrattive, 20 mila nuovi posti di lavoro.
Finale di seduta contrastata per il mercato Usa nonostante i dati macro positivi: la settimana si chiude in negativo. Lunedì la Borsa chiude i battenti per festività. E gli operatori prendono profitto.
La sofisticata rete brevettata segue la rotta di 100.000 vascelli multinazionali in tempo reale, aumentando la trasparenza globale per il mercato del petrolio e la qualità dei dati
Sell scattati dopo che John Williams, presidente Fed San Francisco ha fatto sapere che il QE3 potrebbe cessare in estate. E intanto l’economia Usa è in affanno: sussidi di disoccupazione ai massimi da marzo.
A Buenos Aires un dollaro su 15 in circolazione nel mondo. Per finanziare le sue ambizioni petrolifere presidenta Kirchner chiede di comprare bond al 4%: chi rifiuta rischia galera.
Si inceppa il motore del rally. Non bastano i sussidi di disoccupazione, ai minimi da gennaio 2008: la Borsa Usa chiude col segno meno. Petrolio sotto 96 dollari.