Petrolio pagina 213
Riduzione dei prezzi del petrolio compensa rialzo altri beni. Il costo delle importazioni di greggio è diminuito dello 0,8% e del 7,1% nell’intero anno.
L’opposizione fa appello alla Corte Suprema. Si allungano i tempi di recupero, il capo di Stato non potra’ presentarsi davanti all’Assemblea nazionale per la sua investitura. Aperta crisi istituzionale.
Parte la stagione dei bilanci relativi al quarto trimestre del 2012. Alcoa batte le stime, ma resta cauta sul 2013. Si prevede un aumento in media del +2,9% degli utili delle società scambiate sullo S&P 500. Treasuries: peggior inizio anno dal 2009.
Azionario unica alternativa a bond con rendimenti patetici. Quasi raggiunto in extremis un compromesso per evitare il “baratro fiscale”, ma accadra’ nei primi giorni 2013. Il presidente Obama parla dalla Casa Bianca.
Indici negativi rimbalzano dopo brutto sell-off: voci su un mini-accordo. Fase finale del conto alla rovescia per evitare il “baratro fiscale”. Male la fiducia dei consumatori: 65,1 punti a dicembre da 71,5.
Secondo un report di MasterCard, mai così male lo shopping natalizio dal 2008. Fiscal cliff ancora market mover. A ottobre, rallenta il prezzo del case su base mensile. Su base annuale, maggior balzo dal 2010.
Il sorpasso del combustibile fossile sul petrolio dovuto al boom in Cina e India. Già entro il 2017 previsto un pareggio nell’utilizzo delle due fonti visto il consumo globale e la costante crescita della domanda.
Iniziano a convergere posizioni di Obama e dei Repubblicani per scongiurare il precipizio fiscale. Si va verso intesa bipartisan su piano B di Boehner. Alleggerito aumento tasse. Treasuries ai minimi di sette settimane. Fiducia costruttori di case ai massimi dal 2006.
Sono solo due delle dieci previsioni esorbitanti di una grossa banca americana per il 2013. Tra le altre: cosa farà l’azionario? E le materie prime, invece, come oro, petrolio e soia?
Nonostante le cattive notizie arrivate nelle ultime ore, l’euro ha tenuto piuttosto bene. Non si può parlare ancora di avversione al rischio generalizzata, ma il pericolo è reale.