Petrolio pagina 38
Il petrolio rimbalza dopo il crollo accusato alla vigilia per il mancato accordo all’Opec e la guerra dei prezzi avviata dall’Arabia Saudita che, sfidando la Russia, ha deciso di aumentare la produzione. Sul mercato after hour di New York il greggio Wti sale del 7,97%, 33,61 dollari al barile, mentre il Brent guadagna l’8,47%, a
Il barile di petrolio Wti sta cedendo il 21% dopo essere arrivato a perdere il 25% nella giornata di lunedì 9 marzo. Il Brent, nel frattempo, sta cedendo il 20% circa. A giustificare la massiccia ondata di vendite è stato il mancato accordo del cartello Opec e dei Paesi alleati guidati dalla Russia, che avrebbero
Avvio di settimana da dimenticare per le Borse asiatiche: sell-off per effetto combinato crollo petrolio e coronavirus.
Per Goldman Sachs, le quotazioni di greggio rischiano di scendere fino a $20.
I prezzi del petrolio sono in picchiata segnando al momento una flessione del 7% a 42,50 dollari, trainati al ribasso dalle ultime indiscrezioni secondo cui il vertice Opec in corso a Vienna starebbe concludendosi in un nulla di fatto in merito all’accordo sul taglio della produzione.
L’Opec, l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, ha raggiunto l’accordo per un taglio collettivo della produzione mondiale di petrolio di 1,5 milioni di barili al giorno.Lo riferisce Bloomberg citando alcuni delegati presenti a Vienna per la riunione dell’Opec+, precisando però che nella riunione il taglio produttivo è stato respinto dalla Russia. Per la decisione finale
Il cartello allargato dei Paesi esportatori di petrolio, Opec+, avvia oggi a Vienna un incontro della durata di due giorni; obiettivo delle discussioni sarà concordare un eventuale taglio alla produzione di petrolio, al fine di sostenerne il prezzo in questa fase di rallentamento della domanda dovuto all’epidemia di coronavirus.Lo scorso dicembre il cartello aveva già
Mattinata di rialzi per le quotazioni del petrolio dopo che la scorsa settimana sia il Wti (-16%) sia il Brent(-13,6%) aveva accusato una contrazione in doppia cifra per i timori di una recessione globale causata dagli impatti del nuovo coronavirus. Questa mattina il Brent sale del 3% nella consegna maggio a 51,13 dollari al barile,
Anche in presenza di una riduzione della produzione di 600.000 barili al giorno da parte dell’OPEC, i prezzi del petrolio riesteranno deboli fino ad aprile.Lo ha detto Kang Wu, analista senior di S&P Global Platts, in un’intervista alla CNBC.Questo perché gli inventari stanno aumentando a causa della minore domanda di petrolio dovuta all’epidemia di coronavirus.
Effetto coronavirus sui mercati delle materie prime, dopo che i cui rischi sul possibile impatto dell’epidemia sull’economia globale, sono stati riconosciuti anche dal G20. Prezzi del petrolio in calo del 3% circa: il Brent aprile tratta a 56,6 dollari al barile e il Wti aprile a 51,8 dollari al barile. Oro ai massimi da sette anni