Petrolio pagina 52
Continuano i negoziati tra produttori del petrolio membri Opec e non Opec circa il taglio della produzione per sostenere i prezzi. Secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, i colloqui, che finora non hanno portato nessun accordo, continueranno nel pomeriggio a Vienna dove è previsto il meeting del cartello.“Continueremo i negoziati domani pomeriggio“, ha detto ieri il ministro
Dopo il Qatar, il prossimo paese membro a lasciare l’Opec potrebbe essere l’Iraq. Sono le stime di un gruppo di economisti, citati da CNBC, in vista del prossimo meeting del cartello dei paesi produttori, che dovrebbe tagliare la produzione per sostenere un aumento dei prezzi.“Negli ultimi sei-otto mesi, il paese non ha rispettato gli obiettivi di
Prezzi del greggio in crescita di oltre il 2 per cento sulla scia dei tagli previsti dall’uscita del Qatar dal cartello dei produttori OPEC e di una riduzione obbligatoria dell’offerta canadese.In Canada in particolare la provincia dell’Alberta, patria delle oil sands, ha imposto alle compagnie locali una riduzione dell’output di 325mila barili al giorno. I
Per sedare le proteste che hanno fatto centinaia di feriti anche tra i poliziotti e danni ingenti, il governo ha schierato anche dei cecchini sui tetti.
L’annuncio arriva a pochi giorni dal meeting del cartello da cui ci si attende un taglio della produzione. Nonostante ribalzo odierno, prezzi giù del 30% in due mesi
Schizzano in alto le quotazioni del greggio, dopo la notizia della tregua commerciale tra Cine e Usa e prima del vertice Opec, in calendario questa settimana. In mattinata, il Wti quota 53,41 dollari al barile con un rialzo del 5% sulla precedente chiusura.
A partire dal prossimo gennaio, il Qatar lascerà l’Opec. Lo ha annunciato, il nuovo ministro dell’Energia dell’Emirato, Saad Al-Kaabi. Attualmente l’Opec è composta da 15 Paesi esportatori di petrolio. Il Qatar ha aderito nel 1961, un anno dopo la fondazione del cartello.
I prezzi del petrolio scivolano ancora oggi piazzandosi a 51,41 dollari per il barile Wti e a 59,70 dollari per il Brent, nonostante le aspettative diffuse che l’OPEC e la Russia potrebbero concordare una qualche forma di riduzione della produzione la prossima settimana.A ciò si aggiunge la produzione petrolifera in aumento negli Stati Uniti, in
Sabato 1° dicembre il movimento di protesta dei gilet gialli ha organizzato una nuova manifestazione sugli Champs-Élysées.
In rialzo il prezzo del greggio che segna un aumento dell’1,67% a 51,12 dollari al barile sulla scia delle dichiarazioni del Presidente russo Vladimir Putin, intervenuto al Russia Calling Investment Forum.Siamo già in contatto con l’Opec, e, qualora fosse necessario, siamo pronti a collaborare. Quindici paesi aderenti all’Opec, insieme ad altre dodici nazioni non facenti