Petrolio pagina 54
In netto rialzo ad avvio settimana le quotazioni del petrolio. Il future sul Wti avanza di 73 centesimi portandosi a 57,39 dollari al barile, così in rialzo anche il future sul Brent di 57 centesimi a 67,33 dollari.
I forti ribassi sperimentati in settimana dal barile di petrolio si sono tradotti in una riduzione dei costi alla pompa per gli automobilisti italiani. I prezzi consigliati da Eni Q8 sono stati abbassati di un centesimo al litro per benzina e gasolio, mentre IP ha ridotto solo il prezzo sulla benzina di pari entità. I
Il petrolio recupera un po’ di terreno, mentre le scorte di greggio statunitensi crescono oltre le attese
Ancora una seduta col segno meno per la Borsa Usa, che ieri ha chiuso in ribasso, colpa del peso dei titoli finanziari (-1,2%), di quelli tecnologici (-1,2%) e delle utility (-1%).Arrivato a guadagnare fino a 214 punti e a perderne 350, il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 205,99 punti, lo 0,81%, a quota 25.080,50.
Il petrolio recupera parte delle perdite subite ieri in concomitanza con la chiusura delle borse europee: il Brent è su dell’1.81% a 66,53 dollari, mentre il Wti è in rialzo del 2,57% a 56,70 dollari. Si tratta di un rimbalzo lontano dal recuperare la scivolata del 7% di martedì, seguita alle dichiarazioni bellicose del presidente americano, Donald
Il collasso storico dei prezzi del petrolio, i cui prezzi hanno inanellato una striscia negativa di dodici sedute, ha riportato l’attenzione dei mercati sul settore delle materie prime e questo ha provocato perdite pesanti per il comparto in Borsa. Nelle ultime 48 ore poi il credito di General Electric è sceso su livelli da rating
Dopo aver toccato i massimi dal 2014, il greggio ha bruciato $20 dollari al barile in poco più di un mese. Ecco cosa è successo
La domanda di petrolio, nel 2019, sarà minore rispetto a quanto previsto in precedenza: lo afferma l’ultimo rapporto dell’Opec. Si stima una domanda di 1,29 milioni di barili al giorno, 70mila in meno rispetto a quanto previsto il mese scorso. Il timore di un calo dei prezzi del greggio potrebbe spingere il cartello dei Paesi
I principali paesi produttori di petrolio del Medio Oriente e i suoi vicini – i cosiddetti paesi MENAP (Medio Oriente, Nord Africa, Afghanistan, Pakistan) – potrebbero trarre beneficio da un aumento dei prezzi del greggio nel 2019, ma rischi multipli e intrecciati offuscano le prospettive 2019.Lo scrive il Fondo Monetario Internazionale (FMI) secondo cui tali
Opera controversa, il gasdotto Nord Stream 2 vede contrari gli Stati Uniti sin dall’amministrazione Obama: i dati fondamentali del progetto