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Gli ultimi dati dell’Istat rilevano un gap socio economico abissale ancora esistente tra il cosiddetto Mezzogiorno e il resto d’Italia.
La crescita dell’economia giapponese, la terza al mondo, è stata rivista decisamente al ribasso. Il Pil si è espanso dell’1,3% nello scorso trimestre, molto meno di quanto indicato dalle stime iniziali. Le attese erano addirittura per un miglioramento della revisione, pari a una percentuale positiva del 2,4% del Pil.
La conferma arriva dalla seconda lettura.
Il Pil nel III trimestre, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha registrato una variazione congiunturale positiva pari allo 0,3%
Citando l’aumento delle spese per capitale, un pool di economisti ha rivisto al rialzo la variazione percentuale del Pil del Giappone nel terzo trimestre. L’attività dell’economia del paese, la terza al mondo, è vista espandersi al tasso annuale del 2,4% nel periodo luglio-settembre, contro la stima precedente del +2,2%. Le stime sono quelle fornite da
Buone notizie dal fronte macro dell’Italia. L’Istat ha infatti rivisto al rialzo il Pil relativo al terzo trimestre. La crescita dell’economia italiana, su base annua, è pari a +1%, dunque più del rialzo +0,9% reso noto nella stima preliminare. Il trend del Pil su base trimestrale è stato confermato: il PIL del terzo trimestre è
Il PIL è cresciuto dello 0,5% nel terzo trimestre del 2016 in linea con le stime. A dare il contributo maggiore alla crescita il commercio.
La Spagna è uno dei paesi a essersi meglio ripresi dopo la crisi del debito sovrano del 2010-2011. Il Pil della quarta economia dell’area euro ha registrato un’espansione dello 0,7% nel terzo trimestre del 2016 rispetto al periodo aprile-giugno, e una crescita del 3,2% rispetto a un anno prima.I dati della Spagna sono migliori sia
La debolezza del commercio si è abbattuta sull’economia tedesca, più che compensando l’aumento dei consumi privati e le maggiori spese pubbliche. Il Pil della Germania, nel corso del terzo trimestre dell’anno, ha dimezzato la propria espansione ad appena +0,2%. L’Ufficio di Statistica Federale, che ha diffuso il dato confermando i numeri preliminari, ha spiegato che
Il Pil italiano crescerà quest’anno a un tasso inferiore a quanto precedentemente atteso. E’ quanto rende noto l’Istat, che comunica una revisione al ribasso dell’outlook, a causa della minore crescita dei consumi e degli investimenti in Italia. Questi due fattori, precisa l’istituto, sono responsabili di “una revisione al ribasso del contributo della domanda interna al