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Analisi di Matteo Corsini: “Ciò che i keynesiani dicono meno esplicitamente è che quando il rapporto tra debito e Pil è particolarmente elevato…”
Nel II trimestre del 2016 il PIL cresce dello 0,15% contro lo 0,25% stimato. A pesare la Brexit e le difficoltà del sistema bancario italiano.
Nuovo alert del Fondo Monetario Internazionale che, complici i problemi delle banche italiane e portoghesi e il concretizzarsi nel Regno Unito della Brexit, taglia le stime sul PIL globale, relativo ai prossimi due anni. Secondo le nuove stime diffuse dall’Fmi, il Pil dell’Italia crescerà dello 0,9% nel 2016 e dell’1,0% nel 2017: la revisione dell’outlook
I rischi di downgrade del rating del credito sono aumentati significativamente alla luce della situazione politica nazionale
A spingere la crescita del PIL cinese la produzione industriale e le vendite al dettaglio, mentre rallentano gli investimenti.
Previsioni tagliate dello 0,5% annuo per i prossimi cinque anni.
L’agenzia Moody’s ha tagliato le proprie stime sul Pil 2016 e 2017 dell’Italia e degli altri principali paesi europei a seguito della decisione del Regno Unito di lasciare l’Ue riducendo la previsione di crescita sull’Italia a +1,0% da +1,2% per quest’anno e a +0,9% da +1,2% per il 2017. Il taglio è causato più che
“L’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha segnato un’ulteriore discesa, prospettando un rallentamento nel ritmo di crescita…”
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, difende l’eccellenza del settore industriale italiano e invita a rimuovere gli ostacoli che ne penalizzano la competitività. “L’Italia è il secondo Paese industriale europeo, alle spalle della Germania” afferma Boccia dall’assemblea degli industriali canavesani, “Ma potremmo essere il primo se venissero eliminati i deficit competitivi. E non tutti, basterebbe
Per il 2016 si prefigura, dice la Cgil, ancora una volta, una crescita inferiore alle attese, sia quelle del Governo, sia delle principali istituzioni