PIL pagina 160
Da quando esiste l’euro siamo cresciuti meno anche di Atene. E il debito è ancora troppo grande per poter essere ignorato, scrive il Washington Post.
L’allarme di David Stockman, ex ministro del Bilancio Usa, che spiega perché la situazione economica globale è destinata a peggiorare, non a migliorare.
Dollaro forte spinge in basso le importazioni: calo maggiore in sei anni. Delude la fiducia dei consumatori. Rimbalza il greggio.
In rosso Mediobanca e Mediaset, pagano nuovi sviluppi negativi. Pil Germania meglio del previsto. Borsa Francoforte supera 11 mila. Boom Brent: fino a +4%.
Senza crescita per 14 trimestri consecutivi, ma Pil ha fatto meglio delle attese che erano per un calo dello 0,1%.
Con esportazioni aiutate dall’euro debole, Pil tedesco è aumentato più del previsto. Molto più modesta la crescita della Francia. Eurozona +0,3%.
Tre anni ellenico rende il 21%. Alta tensione, mercati ostaggio della Grecia. Tonfo petrolio, Brent cede quasi il 3%.
Sondaggio: sentiment aziende sostenuto da prezzi più bassi del petrolio e da debolezza dell’euro.
“La riduzione del prezzo del petrolio” potrebbe portare effetti negativi sia in Italia che nell’Eurozona.
Il deprezzamento dell’euro e il costo basso del petrolio tra i fattori favorevoli citati dagli analisti della banca. Ma per ora previsione rimane +0,4%.