PIL pagina 189
Aumenta il numero degli analisti che ritengono che l’unica ragione per cui i mercati stanno salendo è per la massiccia iniezione di liquidità arrivata dagli istituti. Il grafico di JPM Asset Management spiega tutto. E non è finita qui: si arriverà a un valore più alto del Pil americano.
Non è assolutamente possibile ridurre la pressione fiscale. Banche deboli, soggette a rischi sistemici. Paese ostaggio dei mercati. Tagliate stime Pil a -1,5%, debito/Pil balzerà al 134% in 2014. Se deficit risale oltre 3%, servirà manovra correttiva. Via l’Imu?: “prima ridurre tasse su imprese e lavoro”.
Toccato il Nadir del Pil dopo la discesa sotto il 2% su base annuale, a inizio 2011. Non c’entra la crisi del debito, bensi’ ragioni demografiche: un evento insolito si e’ verificato negli ultimi due anni.
Che cos’è il debito pubblico? A quanto ammonta il debito dell’Italia e degli altri Paesi UE? Quali sono state le misure adottate per cercare di ridurlo? Una panoramica sulla situazione dell’Europa ai tempi della crisi.
L’analista responsabile del nostro paese non esclude che Roma finisca con l’aver bisogno del Fondo salva Stati e della Bce. L’agenzia di rating verificherà la “capacità del nuovo governo di perseguire le riforme” e sottolinea che “la situazione rimane difficile”.
Rating a ‘Baa2’ per il nostro paese, il più basso nel G7 e tra i peggiori in Europa. Outlook negativo. ‘Fiducia in pericolo per stallo politica‘. ‘Banche deboli, credito Pmi limitato’. Stime riviste al ribasso, da -1,0%.
Poco sopra la parità il Dow Jones. Scendono invece il Nasdaq e lo S&P 500. Le vendite sono state alimentate dal Pil del primo trimestre, inferiore alle attese, e dal calo della fiducia dei consumatori a marzo. Debole il dollaro, in flessione il petrolio.
Dopo essere salito fino a 290 punti base circa, lo spread scende e si attesta poco al di sopra di 270. Tassi BTP al 4,07%. Alert Bce su difficoltà accesso credito da parte delle piccole e medie imprese. Sul Ftse Mib soffre Fiat -4% circa. Cali banche oltre -3%.
Ma sembra boom rispetto all’Italia in depressione. Per l’America gli analisti avevano previsto una crescita compresa tra +2,8% e +3% (era +0,4% ultimo trimestre 2012). Si allontana exit Fed. Alert su tasso risparmio Usa, minimo da 6 anni. Forte calo redditi. GRAFICO
Pil fara’ +0,5% nel 2013. Le attese precedenti erano del +0,4%. L’anno successivo la locomotiva economica tedesca aumentera’ la potenza a +1,6%. L’annuncio su Twitter da parte del ministro dell’Economia, Philipp Roesler (foto).