PIL pagina 35
PIL giù del 10,1% e i consumi a -7,5% mentre la disoccupazione è in crescita al 12,7%. Queste le conseguenze dell’emergenza coronavirus in Italia secondo le previsioni di Coop Italia per il 2020.Con l’occasione, Coop Italia ha confermato anche i dati sulla spesa degli italiani durante l’emergenza. Ebbene, dal 24 febbraio c’è stata la cosiddetta “spesa bunker”, a seguire con il lockdown, a
Contro il 4,8% annuo della stima del 30 aprile. Ritoccata al ribasso anche la crescita trimestrale.
Confermata la debolezza dell’economia francese nel primo trimestre dell’anno con un PIL che si contrae tuttavia meno di quanto previsto nella stima preliminare.Secondo il dato finale del PIL pubblicato oggi dall’INSEE, l’ufficio statistico francese, nel primo trimestre l’economia transalpina ha segnato un decremento del 5,3% rispetto al -5,8% indicato nella prima lettura ed atteso dal
“Avremo le nuove stime nel giro di pochi giorni, ma è molto probabile che lo scenario più favorevole sia ormai fuori portata e che la caduta del Pil sarà a metà strada fra lo scenario intermedio (-8%) e lo scenario più grave, che è un po’ più di -12%”. E’ quanto ha dichiarato la presidente
La revisione delle previsioni sulla crescita italiana è arrivata insieme al taglio delle stime del Pil globale.
Il prodotto interno lordo francese potrebbe scendere “di circa il 20%” nel secondo trimestre. Lo ha dichiarato oggi l’istituto di statistica francese, Insee, nonostante la ripresa di gran parte delle attività.In particolare l’economia d’Oltralpe è stata riavviata per “circa i quattro quinti del suo livello pre-crisi”.
Primo trimestre in calo per il Pil dell’area Ocse, colpito dalle misure di confinamento adottate nel mondo per fare fronte all’emergenza coronavirus. Tra gennaio e marzo, il dato ha segnato una diminuzione dell’1,8% nel primo trimestre dell’anno.Si tratta della flessione più ampia registrata dai primi tre mesi del 2009 (-2,3%), nel momento peggiore della crisi
Confermato il calo del Pil tedesco nel primo trimestre dell’anno. Il pil ha segnato una flessone del 2,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% su base annua. Vengono cosi’ confermate le stime preliminari diffuse in precedenza.
Per la prima volta, la Cina non fissa l’obiettivo di crescita del PIL a causa della grande incertezza provocata dalla pandemia COVID-19.Gli obiettivi di crescita in un contesto senza precedenti come questo non hanno molto senso sottolinea Kenneth Akintewe, Head of Asian Sovereign Debt di Aberdeen Standard Investments. Più significativo è lo spostamento dell’attenzione da stabilità
Le stime di Mazziero Research, che lancia allarme “750 miliardi di garanzie da non sottovalutare”