Il crollo del ponte Morandi di Genova continua a far discutere, soprattutto dopo le nuove ammissioni di Gianni Mion, ex AD della holding dei Benetton Edizione.
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Ponte Morandi
Il Ponte Morandi di Genova (nome tecnico: Viadotto Polcevera o Ponte delle Condotte) deve il suo nome all’Ingegnere Riccardo Morandi che lo progettò e ne seguì la realizzazione dal 1963 al 1967 per opera della Società Italiana per Condotte dell’Acqua.
È purtroppo balzato alla cronaca per il crollo parziale della struttura del 14 agosto 2018 che ha causato la morte di 43 persone, alcuni feriti e oltre 600 sfollati dovuti all’inagibilità di alcuni dei condomini posti immediatamente sotto la campata che ha ceduto di schianto.
Costruito a cavallo del torrente Polcevera, collegava i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano ed è inserito nel tracciato della autostrada A10. Rappresentava un’infrastruttura strategica, con i suoi 208 metri di lunghezza, per i collegamenti fra il nord Italia e il sud della Francia, per il capoluogo ligure era una struttura vitale per il traffico locale, il Ponte Morandi era infatti via fondamentale per il porto container di Voltri Pra’, l’aeroporto Cristoforo Colombo e l’area industriale di Genova.
Su Wall Street Italia tutte le notizie relative a questa tragedia, le indagini della magistratura, lo scontro fra Governo, Atlantia e Autostrade per l’Italia su responsabilità, concessioni e rimborsi.
Il prezzo è 23 euro per azione. A questo si aggiunge un dividendo di 0,74 euro che porta a 23,74 euro il valore dell’azione a chi aderisce.
Secondo indiscrezioni Bloomberg, già oggi l’offerta difensiva Edizione-Blackstone
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Con il trasferimento di Aspi da parte di Atlantia, operazione che vale oltre 8 miliardi, arriva la parola fine al contenzioso tra lo Stato e la holding della famiglia Benetton.
L’assemblea degli azionisti di Atlantia ha dato il via libera alla cessione dell’intera quota dell’88,06% al consorzio guidato da Cdp
La Commissione UE avrebbe inviato al governo una lettera per chiedere chiarimenti riguardo alle modifiche introdotte dal Milleproroghe nel 2019.
L’ex ad di Atlantia e Aspi, Giovanni Castellucci, avrebbe ricercato “accordi ‘di scambio’ ad altissimo livello per evitare la revoca” della concessione ad Autostrade per l’Italia dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova. E’ quanto scrivono nelle motivazioni sulla revoca dei domiciliari ai danni del manager, indagato per attentato alla sicurezza dei trasporti e
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L’inchiesta, partita un anno fa, è parallela a quella avviata in merito al crollo del Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto del 2018.