Quantitative Easing pagina 11
Nuova conferma che anche per il Giappone la politica ultraespansiva sta arrivando al capolinea. La BOJ ha appena annunciato di aver tagliato i riacquisti di bond con scadenza 10-25 anni. Una mossa che si è tradotta nell’immediato in un apprezzamento dello yen e che porta gli operatori a speculare su un ridimensionamento del piano di allentamento monetario
Il numero uno della Bundesbank, candidato favorito alla successione di Draghi, chiede l’uscita della Bce dal programma di Quantitave Easing. “Ci sono le condizioni”
Per il governo greco l‘acquisto di titoli di stato greci da parte della Bce non è più cruciale per l’economia di Atene. Lo ha detto il primo ministro Alexis Tsipras alla Cnbc. “Penso che entremo a far parte del programma del QE anche se a questo punto non è più determinante per la nostra economia”.
A ottobre è mancata l’unanimità sull’estensione della durata del QE e c’è stato inoltre un acceso dibattito sulla decisione di mantenere il programma flessibile
Per contrastare il calo della redditività delle banche, la Banca del Giappone (BoJ) potrebbe mettere la parola fine alla politica espansiva prima del previsto . È quanto riportano rumors stampa, che citano una volontà sempre più diffusa all’interno della BoJ di ridurre gli stimoli, nononostante l’inflazione viaggi ancora sotto il 2%.
Il QE proseguirà oltre ottobre 2018 se necessario dice la Bce nel suo bollettino mensile.
Secondo il Consiglio tedesco degli esperti economici la Bce dovrebbe ridurre rapidamente i suoi acquisti e terminare il programma prima della scadenza.
Fari del mercato puntati quella che si preannuncia come la riunione più importante da anni della Banca Centrale Europea.
Bce non sorprende: modifiche al QE sono esattamente in linea con le previsioni. Bund si rafforzano, euro scende sotto la parità rispetto al dollaro.
Lo anticipano un gruppo di economisti sentiti da Bloomberg. Per il primo rialzo dei tassi, si dovrà aspettare il 2019.