Quantitative Easing pagina 21
Lo consente l’inflazione. Ftse MIB sopra 22.000, euro cede l’1%. Torna appetito per il rischio. Sollievo da chiusura temporanea della Borsa di Shanghai.
Draghi finalmente ammette: tasso di cambio molto importante per Pil e inflazione. E l’euro scivola. QE potrebbe essere potenziato entro fine anno.
Si tratta del minimo in due settimane, dallo scorso 20 agosto.
L’opinione dei gestori, che hanno già rivisto scelte di portafoglio in attesa della riunione e della conferenza di Draghi. Unicredit: “Bce più colomba, euro terrà”.
Il rapporto a 120 giorni tra l’euro/dollaro e lo Spread tra i contratti swap a 2 anni delle due divise ha raggiunto i massimi da gennaio. Cosa significa?
Indice ESI meglio delle attese. Ma non abbastanza da allontanare paure mancata ripresa. Monta pressione su Draghi, chiamato a rafforzare QE.
Per il Wti maggior balzo giornaliero dal 2009. Dow +369 punti. Pil II semestre oltre le attese.
Chief economist Peter Praet: sempre più lontani da obiettivi inflazione. Portata e durata del Quantitative Easing possono aumentare.
Il percorso è molto difficile. Lo devono volere Usa e Germania. Per ora ci si accontenta di un Quantitative Easing alla cinese. Ma non durerà.
Basta guardare al rapporto tra prezzi e utili attesi. Per non parlare della volatilità…