Quantitative Easing pagina 49
Focus sul livello a 1,3085, primo supporto di breve seguito dall’importantissimo 1,3040. Sui mercati, totale assenza di correlazioni, sia da un punto di vista ciclico che anticiclico.
Dopo un avvio col segno meno, la Borsa Usa passa in territorio positivo e chiude su nuovi massimi. Il pessimismo di inizio seduta, causato dal crollo delle vendite dei pc, ha lasciato il posto ad un rinnovato entusiasmo per via del calo superiore alle attese dei sussidi di disoccupazione. Bene il settore retail.
Dow Jones e lo Standard & Poor’s 500 (grafico a un mese), compiere nuovi massimi assoluti. Euro/dollaro: un superamento dei massimi potrebbe portare ad estensioni verso 1.3160, mentre un ritorno sotto 1.3040
Le minute relative all’ultima riunione del Fomc mettono in rilievo le forti divisioni interne. Si temono conseguenze dannose per il futuro. Un membro: basta all’acquisto di bond: a partire da ora.
Secondo il colosso dei fondi le politiche di allentamento straordinario non fanno che alimentare il fuoco dei prezzi al consumo e falsare le attivita’ di trading. Guai in vista per il mercato del reddito fisso.
Chiusura in calo, anche se sopra i minimi di seduta, per la Borsa Usa. Pesano i dati sul mercato del lavoro di marzo: creati solo 88 mila posti di lavoro, il dato peggiore in 10 mesi. Scende il dollaro: l’euro torna sopra 1,30$. Giù rendimenti dei T-bond.
Il mandato del presidente della Banca centrale americana scade a gennaio 2014. A Wall Street è già scattato il toto-nomi. L’attuale vice di Bernanke la più accreditata. Si chiama Janet Yellen.
Lo ha detto il presidente della Federal Reserve di Atlanta Dennis Lockhart Se i segnali di ripresa dell’economia Usa si confermeranno anche nei prossimi mesi, è possibile che Bernanke & C. elimino il QE (quantitive easing) e i piani di stimolo.
Quadro tecnico: la moneta unica potrebbe risalire nel caso in cui superasse un livello cruciale. Sotto pressione anche la sterlina, che ha testato nuovi minimi contro il dollaro. Accanto, grafico eur/usd.
Mentre la Fed spaventa gli investitori pensando di porre un freno alle sue misure di stimolo a favore dell’economia, la Bank of England valuta ulteriori iniezioni di liquidità.