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Maxi upgrade. L’agenzia di rating ha riportato la valutazione a “B-” da “selective default”, motivando la decisione con l’apparente successo dell’operazione di buyback sul debito. Cosa significa per l’Europa?
S&P sul Regno Unito: esiste “una probabilità su tre di un taglio (alla tripla AAA) nei prossimi due anni”. Le stime sui debiti e il Pil. E anche per Parigi l’outlook è negativo.
Il declassamento potrebbe arrivare a marzo 2013. Intanto Grecia bocciata da S&P (“quasi in default”). Voci circa un possibile declassamento da parte dell’altra agenzia sorella, Moody’s, del rating degli ultimi paesi nobili dell’area euro.
Mentre il governo si affanna a salvare la banca senese, arriva la batosta che ha la firma di Standard & Poor’s. L’istituto senese perde il giudizio “investment grade”. Pesano anche i problemi dell’Italia.
L’agenzia di rating non è convinta della capacità di Atene di riuscire a risanare i conti pubblici attraverso l’operazione di buyback sul debito. Una manovra che, in definitiva, è una forma di default.
Berlino non faccia troppo la superba, però. Secondo l’istituto Ifo, per l’economia tedesca il peggio deve ancora venire. Merkel rischia la poltrona, con le elezioni del 2013 che si avvicinano.
Secondo un noto money manager svizzero c’è un paese europeo che, alla luce del livello di indebitamento e dell’esposizione ai bond dei Piigs, dovrebbe finire sotto la scure delle agenzie di rating…
La valutazione è stata abbassata di ben cinque gradini. Stessa cosa per Moody’s che dà al paese un «B3 negative», sempre cinque notch prima del fallimento. Forte recessione e alta inflazione nel paese. Nella foto, il presidente Cristina Kirchner.
L’agenzia Usa evidenzia che lo scenario di lungo termine relativo alla crescita economica del paese e’ influenzato negativamente da “sfide strutturali multiple”. Il nuovo rating e’ inferiore di un punto: Aa1. Brutto colpo per Hollande e per la Ue.Giudizio anche su banche italiane: L’outlook rimane negativo. Immediati Sell sull’Euro.
Rinviati a giudizio i vertici di S&P 500 e Fitch: abusavano della loro posizione per indebolire l’euro e i titoli di stato italiani in maniera continua e pluriaggravata. Danni erariali per 120 miliardi, archiviazione per Moody’s: le conclusioni della Procura di Trani.