Referendum Costituzionale pagina 7
Ma il problema sono le banche italiane. Da giorni i titoli di stato e bancari sono nel mirino degli speculatori in vista del voto da cui il governo potrebbe uscire sconfitto.
Costretta a chiedere un bailout di 40 miliardi di euro. Continuano gli alert sul destino dell’Italia legato a quello del referendum. Mentre il 20% degli investitori vede il paese fuori dall’euro in appena…
Violato l’articolo 1 della Costituzione. “La riforma è stata approvata da un Parlamento eletto con una legge incostituzionale (riferimento al Porcellum). Fatto senza precedenti”.
Se Renzi lascia, senza continuitĂ di governo rischia di saltare l’aumento di capitale di Mps, contagiando UniCredit, l’unica banca sistemica italiana.
In vista del referendum costituzionale di domenica, gli investitori internazionali “detengono posizioni short colossali” negli asset italiani, in particolare negli Stati Uniti e negli altri paesi dove sono situate le mani forti e i grandi player di mercato. Lo ha detto Raffaele Jerusalmi, AD di Borsa Italiana, durante una conferenza a Milano.L’incertezza sul futuro politico
Si decide futuro politico e del settore bancario. La sensazione è che ne usciremo ancora una volta con un governo debole o che non rappresenta volere cittadini.
A confermare l’escalation del pessimismo sulla sopravvivenza dell’euro è l’indice Euro Break-Index (EBI) del sondaggio che Sentix stila ogni mese-.Dal dato emerge infatti che il 20% degli investitori stranieri interpellati dalla società di ricerca tedesca Sentix prevede che l’Italia lascerà l’euro nei prossimi 12 mesi: si tratta del livello più alto dalla nascita dello stesso
Intanto nella settimana del referendum costituzionale italiano (in calendario il 4 dicembre), lo spread tra Btp e Bund continua a salire di prezzo: al momento scambia in area 190 punti base, a ridosso della soglia di pericolo dei 200 punti base. Sono i massimi degli ultimi 30 mesi (da maggio 2014) per il premio di rischio che
Nuovo alert dell’FT, che aveva giĂ scritto che l’Italia potrebbe uscire dall’euro in caso di sconfitta del premier Renzi al voto del 4 dicembre.
L’istituto parigino nel suo ultimo Outlook afferma che il sì al referendum costituzionale sarebbe un passo in avanti verso il processo di riforma e migliorerebbe la governance politica ed economica