Riforma del lavoro pagina 13
Sono le stime dell’ufficio studi di Unicredit secondo cui la spinta principale arriverà dai consumi. Stimato miglioramento del deficit e del debito pubblico.
Il tasso di disoccupazione calerà dal 12,3% di quest’anno all’11,7% nel 2016 e 11% nel 2017.
2,4 milioni i Neet quelli che né studiano né lavoro. Peggio di noi solo la Grecia
L’affondo del Financial Times, ” A livello di adulti inattivi, gli Stati Uniti sono molto vicino ai livelli dell’Italia”.
Lo rileva l’indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) che, nel mese di settembre ha segnato un calo dello 0,1% rispetto ad agosto. Su base annua la crescita e’ del +1,9%.
Economia più solida con fiducia a 110,1. Miglior livello da aprile 2007, con crescita PIL del 2,3% y/y. Ma tasso di disoccupazione, sopratutto tra i giovani, resta alto.
ROMA (WSI) – Buone notizie per l’economia italiana. Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero è salito a 54,1 punti, dai 52,7 punti di settembre, a conferma di come il settore abbia confermato la propria fase di espansione per il nono mese consecutivo, avanzando tra l’altro al ritmo più forte dallo scorso luglio.Le aziende italiane
Il numero dei senza lavoro in calo per il terzo mese consecutivo. Giù anche giovanile, ma aumentano gli inattivi.
Dal primo gennaio 2016 con l’allungamento della speranza di vita scatta l’aumento dei requisiti anagrafici per dire addio al mondo del lavoro.
Prima volta da febbraio 2013. Su base annua +325mila occupati. Renzi: effetto #jobsact. Ma giovani senza lavoro sono ancora tanti.